Cannabis, Povia: «Legalizzarla sarebbe una stupidaggine»
Il cantante parla «da ex tossico» e dice la sua sul tema. Dice che «legalizzare per toglierla alle organizzazioni criminali è una scemenza falsa».
Dei 7 quesiti proposti alla Corte costituzionale, soltanto 5 hanno ricevuto il via libera e saranno temi da votare in altrettanti referendum. Tra i due bocciati, invece, quello che ha destato maggiori polemiche ha per protagonista la cannabis. Niente da fare per la depenalizzazione della coltivazione, a causa dell’inclusione di «papavero, coca e droghe pesanti», come ha spiegato poi il presidente della Corte, Giuliano Amato. Ampio il dibattito di oggi, in cui si è inserito anche il cantante Giuseppe Povia. L’artista, intervenuto sulla questione, ha dichiarato all’Adnkronos che si tratta di «stupidaggini».

Povia: «Dire che legalizzare significa toglierla ai criminali è una scemenza»
«Lo diceva anche Borsellino», esordisce Povia sulla questione, «questa scemenza per cui se legalizzano l’erba allora la tolgono alle organizzazioni criminali è falsa. Anzi, se lo Stato lo permettesse, farebbe in modo che chi la coltiva e la vende diventi lui stesso il primo spacciatore legalizzato». Il cantante non finisce qui: «Direi a questi ‘tonti’ che continuano spingere per questa stupidata della legalizzazione, come hanno fatto altri tonti in altri Stati, quello che dico da sempre: legalizzate ma non dite cazzate. Specie in un momento in cui L’Unione Europea spinge per mettere un bollino nero persino al vino, cioè all’alcol. Parola di ex tossico».
Per Povia non esiste distinzione tra droghe leggere e pesanti
Il cantautore poi analizza la questione in generale. Per lui non esiste alcuna differenza tra «droghe leggere e droghe pesanti perché le droghe sono droghe tutte». Poi Povia si focalizza sull’utilizzo terapeutico della cannabis: «Io portavo erba a 6 malati terminali alleviava qualche dolore e distendeva loro i nervi ma a volte invece gli dava un senso di malessere: tutto dipendeva dal loro stato d’animo». Sulle sue parole si sono espressi anche alcuni utenti sui social. C’è chi lo sostiene e chi lo attacca, come spesso accaduto dopo le ultime uscite su temi sociali e di attualità.
#povia perde sempre occasioni per stare zitto.
— Adriano Vàccone (@AVaccone) February 17, 2022
