Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe una tumore alla tiroide. È quanto ha riferito il media indipendente russo Proekt in una inchiesta. Lo zar del Cremlino avrebbe sempre a seguito un folto team di medici personali che lo segue nei suoi viaggi. “Dall’inizio del primo mandato di Putin, il Cremlino iniziò a nascondere informazioni sulla salute dell’allora giovane presidente, anche quando cadde da cavallo, ferendosi alla schiena“, si legge nell’inchiesta. “L’anziano Putin è ora accompagnato da un vasto team di medici, tra cui un chirurgo specializzato in cancro alla tiroide“.
Poco dopo l’uscita dell’inchiesta, tuttavia, Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito la notizia. Lo riferisce la Pravda su Twitter, citando quanto riportato dall’ex direttore dell’Eco di Mosca, Alexei Venediktov. “Quando gli è stato chiesto: ‘Ho capito bene che Vladimir Putin non ha il cancro?’ Peskov ha risposto: ‘sì’ “, ha scritto Venediktov sul suo canale Telegram. Ma come si manifesta il cancro alla tiroide? Quali sono le cause e le terapie per sconfiggerlo? E il tasso di mortalità?
Cos’è il cancro alla tiroide?
Il tumore della tiroide ha origine dalla trasformazione delle cellule di una ghiandola, la tiroide, posta nel collo appena sotto la cartilagine tiroidea (il cosiddetto pomo d’Adamo). La tiroide è una ghiandola endocrine che produce degli ormoni (tiroidei) che rilascia nel circolo sanguigno. Questi sono utili, fra le altre cose, a regolare il battito cardiaco, la temperatura corporea e soprattutto il metabolismo.

Sintomi
Il segno più comune del tumore della tiroide è un nodulo isolato all’interno della ghiandola, che si sente con le dita se si tocca il collo in corrispondenza dell’organo. Tuttavia, solo il 5-10 per cento dei noduli tiroidei sono effettivamente un tumore maligno: nel resto dei casi si tratta di forme benigne di crescita ghiandolare.
Nei rari casi di cancro più aggressivo, la massa tumorale può crescere rapidamente e coinvolgere ampiamente il collo fino a raggiungere i linfonodi altero-cervicali del collo. C’è da segnalare che, in presenza di tale malattia, la funzione tiroidea non è quasi mai alterata, e dunque il paziente spesso non presenta alcun disturbo specifico.
Cause del cancro alla tiroide
La causa esatta per cui nasce un tumore è raramente individuabile. Alcuni fattori di rischio però aumentano la possibilità di svilupparlo, motivo per cui la prevenzione diventa un passaggio importante per evitare di incorrere nelle forme più aggressive e letali del cancro alla tiroide.
Tra i fattori di rischio si menzionano i casi di tumori della tiroide in famiglia, dunque la predisposizione genetica, il sesso femminile, più esposto a svilupparlo, e l’aspetto del nodulo. Questo, in quanto tumore maligno, potrebbe avere tali caratteristiche: dimensioni oltre i 3 cm, consistenza dura, assenza di dolore, crescita rapida, sintomi compressivi alle strutture vicine.

Terapia
La terapia varia sempre da paziente a paziente. Dunque in modo del tutto generale si può affermare che nelle fasi iniziali il tumore può essere trattato con l’intervento chirurgico risolutivo o con radioterapia con prognosi positiva. Qualora il tumore abbia invaso le strutture locali allora oltre che l’intervento chirurgico andranno eseguiti cicli di chemioterapia e terapia radio-metabolica. La chemioterapia è indicata per le forme avanzate con presenza di metastasi a distanza. È un trattamento che prolunga la sopravvivenza di diversi mesi con effetti avversi importanti
Sopravvivenza
Da un punto di vista generale, la sopravvivenza a 5 anni dal momento della diagnosi è molto elevata (oltre il 98% secondo statistiche americane). Tuttavia, se si tratta di forme di tumore locali in fase iniziale, con il trattamento chirurgico la prognosi è molto buona, con una percentuale di ripresa di malattia esigua. Invece, nel caso di forme avanzate trattate con chemioterapia, la prognosi è infausta, con una sopravvivenza di massimo 10 anni, a cui arriva solo il 20% della popolazione.