Canada, trovate sul ghiacciaio Walsh fotocamere di 85 anni fa

Fabrizio Grasso
07/11/2022

Negli Anni 30, due esploratori partirono per conquistare la vetta del Monte Lucania, in Canada. Oggi, dopo 85 anni, sono state trovate le loro fotocamere sul ghiacciaio Walsh.

Canada, trovate sul ghiacciaio Walsh fotocamere di 85 anni fa

Le montagne restituiscono un nuovo cimelio dal passato. Nel ghiacciaio Walsh, sul Monte Lucania all’estremo nord del Canada, un team ha rinvenuto attrezzatura da scalata di 85 anni fa fra cui anche tre fotocamere con al loro interno le pellicole originali. Si tratta dell’equipaggiamento che l’esploratore Bradford Washburn utilizzò nel 1937 per tentare di conquistare l’allora unica vetta inviolata del Nord America. Abbandonata in tutta fretta per via del meteo avverso, si pensava fosse ormai perduta per sempre. Il suo ritrovamento potrebbe aiutare a mettere un ulteriore tassello nella storia dell’alpinismo mondiale.

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La storia della spedizione di Washburn sulle montagne del Canada

Come riporta la Cnn, l’attrezzatura rinvenuta sul ghiacciaio Walsh risale al 1937, quando due esploratori partirono per scalare il Monte Lucania, terza montagna più alta del Canada con i suoi 5226 metri. Per la difficile scalata partirono Bradford Washburn e il suo compagno di viaggio Robert Bates, che usarono il ghiacciaio Walsh a oltre 2500 metri di altezza come campo base. Il viaggio iniziò nel migliore dei modi, ma le impervie condizioni meteo cambiarono ben presto i piani. L’eccessiva fanghiglia che si creò sul posto costrinse il pilota dell’aereo che li avrebbe dovuti portare a valle ad annullare il viaggio di ritorno. Pertanto i due dovettero scendere a piedi per oltre 240 chilometri nella natura selvaggia. La difficoltà della missione li spinse ad abbandonare gli oltre 400 chilogrammi di attrezzatura tra cui tende, strumenti da scalata e le loro tre fotocamere.

Trovate sul ghiacciaio Walsh, in Canada, fotocamere di 85 anni fa. Appartenevano a Brad Washburn che tentò di scalare la montagna nel 1937.
Una delle fotocamere del 1937 di Washburn trovate sul ghiacciaio Walsh (Twitter)

Il viaggio è narrato nel libro Fuga dal Lucania, che racconta obiettivi, sogni e difficoltà. Proprio leggendo le sue pagine, l’esploratore Griffin Post ha organizzato una spedizione con l’Università di Ottawa per riportare alla luce la strumentazione. «Nell’epilogo, i due esploratori tornano a sorvolare l’area e Washburn pensa debbano tornare a recuperare il tutto», ha detto Post alla Cnn. «Sei mesi dopo aver letto il libro ci stavo ancora pensando». Dopo aver setacciato vecchi documenti, diari e messaggi di corrispondenza per 18 mesi, Post è partito lo scorso agosto per il ghiacciaio Walsh. Per giorni il team ha vagato senza successo, pur pensando che la grandezza dell’attrezzatura avrebbe reso facile la sua localizzazione. In Canada, come nel resto del mondo, i ghiacciai sono in costante movimento, capaci di trascinare gli strumenti per chilometri.

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L’intuizione decisiva e il ritrovamento delle fotocamere intatte

Una settimana dopo, la glaciologa Dorota Merdrycka ha avuto l’illuminazione: stavano cercando nel posto sbagliato. «Ho sempre avuto il sospetto che il punto giusto fosse più in basso», ha detto alla Cnn. Unitasi alla spedizione solo due settimane prima della partenza, ha scoperto l’ubicazione esatta in un accumulo di detriti nel mezzo del ghiacciaio Walsh. A differenza dei normali ammassi di ghiaccio, che si muovono di 300-600 metri l’anno, quello canadese è infatti avanzato di un chilometro ogni 12 mesi. Il team ha così individuato facilmente una vecchia bombola di ossigeno e, subito dopo, il resto degli strumenti di Washburn e Bates degli Anni 30. «Avevamo perso la speranza, quindi il finale è stato epico», ha detto la stessa dottoressa Merdrycka. «Non potevamo essere più felici».

Trovate sul ghiacciaio Walsh, in Canada, fotocamere di 85 anni fa. Appartenevano a Brad Washburn che tentò di scalare la montagna nel 1937.
Una delle fotocamere del 1937 di Washburn trovate sul ghiacciaio Walsh (Twitter)

Entusiasmante soprattutto il rinvenimento di tre fotocamere, due delle quali persino intatte. Sebbene quella aerea Fairchild F-8 si sia danneggiata con il tempo, i modelli DeVry Lunchbox e Bell & Howell Eyemo 71A sono in ottimo stato, tanto da presentare ancora i rullini al loro interno. Difficile recuperarne tuttavia il contenuto per via dell’esposizione alla luce in 85 anni, ma l’Università di Ottawa è al lavoro per salvare il possibile. «Tornare agli Anni 30 ci permetterà di capire com’è cambiato l’alpinismo, dato che le immagini in nostro possesso risalgono al massimo a 30 anni dopo», ha concluso Merdrycka.