Brutte notizie per gli abitanti di Fogo Island, in Canada. A partire da giugno, infatti, dovranno fare a meno dell’unico dottore rimasto in servizio e, per la prima volta in 200 anni, il posto rimarrà vacante, costringendo la comunità a viaggi di oltre sei ore per usufruire di consulti e visite mediche urgenti.
La carenza di personale sanitario mette in ginocchio l’area di Terranova
Quel che succederà alla remota isola canadese a nord dell’Atlantico, tuttavia, non è un’eccezione. Negli ultimi anni, infatti, sono state diverse le città e i villaggi che, sparsi sul territorio di Terranova, si sono ritrovati a fare i conti con le gravi conseguenze del mancato ricambio tra gli operatori del settore sanitario. E, per urgenze e necessità, si sono viste obbligate a salire a bordo di un traghetto, affrontando tempeste e mare mosso per raggiungere l’ambulatorio più vicino.

«Quando si pensa al fatto che, per la prima volta dal 1792, gli isolani si ritroveranno senza un medico di base, la vicenda ti lascia ancora più sbalordito e ti fa riflettere su quanto i tempi stiano cambiando. C’è un problema grosso in ballo», ha spiegato lo speaker radiofonico Paddy Daly in un’intervista al Guardian, «quel che è sicuro è che non si tratta di una decisione presa su due piedi, da un giorno all’altro. È stata una mossa ragionata e condizionata da altri fattori».
La crisi economica manda via abitanti e dottori
Dal collasso della pesca del merluzzo nel 1990, una delle attività più redditizie per l’economia dell’area, la provincia di Terranova e Labrador combatte ogni giorno con una crisi economica pesante, un progressivo spopolamento causato dall’esodo dei residenti, che si spostano altrove per cercare migliori condizioni di vita, e una tragica prevalenza del numero delle morti sulle nascite. Come confermato da un recente censimento, nel quale le due zone sono state l’unica parte della regione ad accusare un decremento demografico importante (l’ultimo risale al 2016) e a combattere con la difficoltà di trattenere gli immigrati in arrivo. La mancanza di medici è soltanto una delle conseguenze più gravi di questa situazione problematica e la popolazione, negli anni, ha provato davvero a fare di tutto per trovare una soluzione. Ne sanno qualcosa i cittadini di Bell Island, unpiccolo atollo al largo della penisola di Avalon.

Dopo la partenza del dottor Firas Ayar nel 2021, hanno deciso di prendere le redini della situazione e di aprire una pagina su Facebook, Bell Island Grand Seduction, per reclamarne il ritorno all’autorità sanitaria regionale. «Non vogliamo ingannare o incantare il dottor Ayar per convincerlo a non abbandonare Bell Island», ha scritto Kenneth Kavanagh, uno dei residenti, «desideriamo semplicemente che questa piattaforma venga usata per mostrargli tutto il bene e il rispetto che nutriamo nei suoi confronti e per ribadirgli quanto felici ci farebbe se ritornasse qui». Quel tentativo, fatto con ben poche speranze di riuscita, ha regalato alla comunità una piccola vittoria: Ayar ha ripreso servizio ma con un contratto a breve termine.
La scomparsa della figura del medico di famiglia
A oggi, sono quasi 100mila gli abitanti dell’isola di Terranova che non possono contare su un medico di famiglia e, per questo, sono costretti a partire, lasciandosi alle spalle una casa e un lavoro sicuro. «In molti posti, è ormai impossibile pensare di poter fare affidamento su uno specialista che conosca alla perfezione il paziente, i suoi figli e i figli dei suoi figli», ha aggiunto Daly, «ecco perché la gente non rimane, se trova un’alternativa. E preferisce trasferirsi in posti vicini alle strutture sanitarie per una questione di comodità». Sabrina Payne, ad esempio, ha da poco deciso di vendere la sua villetta e spostarsi altrove: i viaggi in traghetto per sottoporsi alle terapie contro il cancro erano diventati insostenibili. «Ho fatto così tanta fatica a prendere questa decisione, ho sempre amato questo luogo», ha dichiarato, «ultimamente però la mia salute mentale mi ha lanciato dei segnali preoccupanti, mi sentivo sempre in down perché la terapia era diventata pesante da gestire».

Un primo passo verso la soluzione
Trovare una soluzione alla carenza di personale sanitario di Fogo Island sembra davvero un’impresa ardua ma, per Daly, un modo per iniziare a muoversi verso la direzione giusta ci sarebbe: appoggiarsi al Fogo Island Inn, uno degli hotel più famosi e costosi del Paese, meta prediletta dei soggiorni del primo ministro Justin Trudeau e di star come Gwyneth Paltrow. «Appoggiandosi alle risorse di Shorefast, la compagnia che lo gestisce e che, in parallelo, lavora come ente di beneficenza, l’isola potrebbe fare pressione sui vertici e uscirne vittoriosa», ha concluso, «l’intervento della non profit, forte del suo ruolo e della sua influenza, potrebbe aiutare ad assoldare un nuovo dottore, incoraggiando anche il resto della provincia a mobilitarsi».