Camilo Guevara morto a 60 anni: addio al quarto figlio del Che

Annarita Faggioni
30/08/2022

L'uomo era il secondo figlio del secondo matrimonio di Che Guevara con Aleida March.

Camilo Guevara morto a 60 anni: addio al quarto figlio del Che

«Con profondo dolore salutiamo Camilo, figlio del Che e promotore delle sue idee, come direttore del Centro studi Che Guevara, che conserva parte della straordinaria eredità di suo padre». Così dà la notizia su Twitter il presidente Miguel Díaz-Canel. Camilo Guevara March è morto a 60 anni a seguito di una trombosi cardiaca. L’infarto lo ha stroncato sul colpo mentre lavorava come direttore del Centro Studi Che Guevara all’Avana. In questo luogo, Camilo aveva catalogato tutti gli scritti e la cultura del padre dopo la sua laurea in Diritto del Lavoro.

Camilo Guevara, cosa gli è successo

Per tutta la sua vita, Camilo non ha mai usato il cognome del padre per farsi strada, anzi. Era molto schivo e riservato sulla sua famiglia. Infatti, era il secondo figlio di secondo letto del Che, che però aveva avuto già una figlia dal primo matrimonio prima di lui, delle due sorelle e di suo fratello Ernesto.

Il secondo figlio di Che Guevara, Camilo Guevara March, è morto all'età di 60 anni. Ecco cosa gli è successo.
Camilo Guevara e Che Guevara

«Potrebbero odiare tuo padre, il Che ma tu eri una persona speciale. Non hai mai goduto dei privilegi, non sei mai stato arrogante sebbene fossi il figlio di un mito mondiale. Le persone non sanno e non conoscono il coraggio e l’entusiasmo che mettevi nel tuo lavoro. Esaltarli è il modo migliore per ricordarti». Così lo ha ricordato un parente.

La vita

Camilo era nato a Cuba il 20 maggio 1962. Aveva avuto una figlia da Suylén Milanés, Camila. La donna era figlia di un cantante. Camilo si era sposato con Rosa Alizo, funzionaria del consolato venezuelano.

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Camilo Guevara

Camilo Guevara aveva un fisico imponente, ma era sempre vissuto lontano dai riflettori e dai giochi di potere. Aveva raccolto tutta la sua eredità di carteggi del padre e ne aveva fatto un lavoro culturale, di cui era entusiasta. Così lo ricordano in tantissimi sui social. Nel luglio 2005, aveva aiutato la comunità di Viareggio a realizzare una mostra sulla passione di suo padre per la fotografia a Palazzo Mazzini. In quell’occasione, aveva fatto anche un giro turistico della cittadina. Anche lui lascia una grande passione per la fotografia.