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Assaggio di ferie estive alla Camera tra Festa del 2 giugno, Amministrative e referendum

Oltre al Pnrr che tiene occupato il Senato, tante questioni restano da affrontare: dal fisco al decreto Aiuti fino allo ius scholae. Eppure tra Festa del 2 giugno, Amministrative e referendum Montecitorio si prepara a un lungo ponte pre-estivo. Ci si rivede il 13 giugno.

26 Maggio 2022 14:24 Luca Di Carmine
il parlamento chiude di fatto fino al 13 giugno

L’agenda di scadenze è fitta, con l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’ormai noto Pnrr, che inizia a preoccupare anche Palazzo Chigi. Il 30 giugno si chiude il secondo trimestre entro cui bisogna rispettare i target fissati dall’Unione europea. Ma il Parlamento se la prende comoda, annunciando un lungo stop. Insomma, pazienza se oltre al Recovery plan ci sono tante questioni da affrontare come il fisco e il decreto Aiuti, ma anche temi relativi ai diritti. Chissà, magari si potrebbe sciogliere il nodo della legge elettorale. La Festa della Repubblica cade di giovedì e viene garantita un’adeguata copertura del ponte festivo, con una settimana molto soft dal punto di vista dei lavori in Aula, prima della chiusura dell’emiciclo, causa Amministrative e referendum del 12 giugno. Se ne parla direttamente il 13 giugno. Un assaggio di ferie d’estate.

A Montecitorio un assaggio di ferie

Mercoledì, la riunione dei capigruppo alla Camera ha deciso il calendario dei lavori, ratificando una scelta che era nell’aria tra i corridoi di Montecitorio. Innanzitutto nella giornata di oggi, giovedì 26 maggio, non è prevista Aula. Al di là delle rituali interpellanze del venerdì, che in genere riguardano solo i pochi firmatari degli atti, tutti hanno potuto afferrare i trolley per tornare a casa. E in molti potranno tranquillamente restarci per una quindicina e passa di giorni. La prossima settimana si prevede un clima pre-festivo: il lunedì sera si chiude, salvo rinvii, l’approvazione della proposta di legge sulle madri detenute e il rapporto con i figli. Poi da martedì scatta un liberi tutti in versione soft: non sono previste votazioni, ma solo la discussione generale sulla disciplina del volo da diporto o sportivo. Dopodiché ci si limita alle risposte alle interrogazioni. Stessa musica anche il mercoledì: una chiusura di fatto anticipata della Camera. Nella settimana precedente alle elezioni non sono poi previsti lavori d’Aula, seguendo una consolidata consuetudine di permettere lo svolgimento della campagna elettorale sul territorio agli onorevoli. Solo che ci sarebbero delle obiezioni.

tra Festa del 2 giugno, Amministrative e referendum Assaggio di ferie estive alla Camera
Palazzo Montecitorio (Getty Images).

Dal fisco al decreto Aiuti, le scadenze in agenda

La più importante riguarda le scadenze in agenda. Ci sono delle riforme da approvare, in testa il ddl Concorrenza (che dovrebbe essere approvato al Senato nei prossimi giorni) per cui è stato scandito un preciso timing e dovrebbe essere definitivamente varato prima di agosto. E se proprio non si vuole dibattere della guerra in Ucraina, ci sarebbe da affrontare la questione della delega fiscale, altro provvedimento-chiave in ottica Pnrr. Lo slittamento delle scorse settimane sembrava superato da un accordo all’interno della maggioranza. Ma agli atti della Camera non ci sono passi ufficiali, la calendarizzazione – al momento – è stata fissata, con calma, il 20 giugno. In agenda ci sarebbe pure il famoso decreto Aiuti, che destina una serie di misure a sostegno delle famiglie, ma anche interventi politicamente divisivi come il via libera del termovalorizzatore a Roma. Il Movimento 5 stelle, attraverso Giuseppe Conte, ha chiesto che non sia posta la questione di fiducia per evitare tensioni. Ma con uno stop così lungo dei lavori diventa improbabile immaginare che sia discusso senza blindatura, in entrambi i rami del Parlamento, senza rischiare la decadenza. E senza fretta lo Ius scholae viene previsto, almeno nella prima fase di dibattito, per il 24 giugno. «La presidenza della Camera ha stabilito che non vi sarà aula dal 31 maggio fino al 12 giugno, mandando in vacanza i deputati con la scusa delle elezioni amministrative», ha sintetizzato Andrea Colletti, deputato di Alternativa, praticamente l’unico – insieme alla sua componente – a contestare la decisione dei vertici di Montecitorio.

camera, lavori sospesi fino al 13 giugno
Il presidente del Consiglio Mario Draghi (Getty Images).

Il Senato alle prese con il Ddl Concorrenza

Diversa, al momento, la storia al Senato dove è appunto tutto in evoluzione a causa del già menzionato disegno di legge sulla Concorrenza. Il calendario dei lavori non è stato stabilito, proprio in attesa di capire come andrà a finire il provvedimento tanto caro al presidente del Consiglio Mario Draghi. Tuttavia, entro fine mese dovrebbe chiudersi l’esame, stando all’ultimatum lanciato da Palazzo Chigi. Così i senatori potranno allinearsi ai deputati e godersi il mix di ponte del 2 giugno ed elezioni.

 

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