Calenda chiede di sospendere la campagna elettorale per l’emergenza gas

Debora Faravelli
25/08/2022

L'invito dopo l'ennesimo record toccato dal prezzo del gas, arrivato a 315 euro per mega wattora, e l'allarme lanciato da Confcommercio. 

Calenda chiede di sospendere la campagna elettorale per l’emergenza gas

Dopo aver appreso il nuovo record del prezzo del gas, Carlo Calenda ha chiesto a tutti i partiti di sospendere la campagna elettorale per concentrarsi sull’emergenza energetica supportando le misure del governo.

Carlo Calenda chiede di sospendere la campagna elettorale

«Grazie a Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giuseppe Conte, il Governo Draghi ha le mani legate. Ma servono 10 miliardi per le imprese, sganciamento rinnovabili dal gas e 30 miliardi sulle famiglie. Ora». Questa la premessa con cui il leader di Azione ha esortato i colleghi a bloccare temporaneamente la campagna in vista del voto del 25 settembre per affrontare il problema gas. In concreto, la richiesta è quella di sostenere il piano governativo, rigassificatore incluso, e un eventuale scostamento di bilancio.

Le parole di Calenda arrivano dopo che il contratto «future» sul gas, negli scambi sul Ttf di Amsterdam, è arrivato a toccare i 315 euro a mega wattora (+8%), per poi si assestarsi su quota 310 euro. Un aumento comunque vertiginoso che continua a portare i prezzi dell’energia in tutto il continente a livelli elevatissimi, contribuendo all’aumento delle quotazioni anche di zinco, alluminio e fertilizzanti.

L’allarme di Confcommercio

Sul tema è intervenuta anche Confcommercio, che ha lanciato l’allarme sulla presenza di 120 mila imprese e 370 mila posti di lavoro a rischio nei primi sei mesi del 2023. Secondo le sue stime, la spesa in energia per i comparti del terziario nel 2022 ammonterà a 33 miliardi di euro, il triplo rispetto al 2021 (11 miliardi) e più del doppio rispetto al 2019 (14,9 miliardi). Uno scenario fortemente preoccupante che, in assenza di interventi specifici e nuove misure di sostegno, rischia di ampliare il numero di aziende che potrebbero cessare l’attività e causare una forte frenata all’economia nella seconda parte dell’anno.

Il presidente Carlo Sangalli ha evidenziato come « i costi dell’energia ormai sono da vera emergenza» e sottolineato che il nuovo governo dovrà dare risposte immediate accelerando soprattutto su Recovery Fund energetico europeo e fissazione di un tetto al prezzo del gas. La priorità, secondo lui, deve essere quella di tagliare drasticamente il costo dell’energia per tutte le imprese, anche quelle non energivore e gasivore.