Lo si aspettava per fine mese. Invece, nel tardo pomeriggio di venerdì 14 maggio, l’esito del lodo arbitrale che opponeva la Rcs di Urbano Cairo al fondo americano Blackstone sulla vendita nel 2013 del palazzo di via Solferino che ospita la sede del Corriere della sera, è piombato fulmine a ciel sereno sulla scena della grande finanza anticipata da un tweet del direttore di questo giornale.
Rigettate le istanze di irregolarità presentate da Cairo-Rcs sulla vendita del Palazzo di via Solferino del @corriere a Blackstone
— paolomadron (@paolomadron) May 14, 2021
Ed è un pronunciamento che dà ragione su tutta la linea a Blackstone: non si ci furono irregolarità nell’operazione di acquisto del palazzo di via Solferino, che per altro all’epoca venne approvata all’unanimità da tutto il cda della casa editrice.
L’esito del lodo segna una sconfitta della strategia dello studio Erede
La conclusione del lodo di fatto ricalca, a pochi giorni di distanza, la richiesta della Procura di Milano di archiviare un esposto fatto da un piccolo azionista che faceva sue le tesi della Rcs. Nulla di strano, nessuna usura nella transazione che Cairo aveva evocato per denunciare quello che secondo lui era stato un prezzo di acquisto esageratamente basso, poco più di 120 milioni di euro. La mossa sua mossa aveva avuto come conseguenza il blocco della vendita dell’immobile che Blackstone si accingeva a concludere con il braccio immobiliare di Allianz assicurazioni. Oltre che per l’editore milanese, l’esito del lodo segna anche una cocente sconfitta della strategia legale che lo ha supportato dall’inizio nell’iniziativa, pensata e messa in opera dallo studio Erede.

Conseguenze immediate? In primis la ripresa del procedimento intentato a New York da Blackstone contro Rcs e Cairo come persona fisica (ma il cda dell’azienda lo ha già manlevato da ogni sorta di conseguenza individuale), con una richiesta di indennizzo di oltre 300 milioni di dollari. Il rinfocolarsi del dissenso di alcuni azionisti, Banca Intesa in primis, che non avevano fatto mistero del loro disaccordo verso la causa intentata agli americani. Il profilarsi di un problema di bilancio, nel senso che a questo punto i revisori della casa editrice quotata in Borsa chiederanno con forza ciò che invano avevano chiesto nei mesi scorsi: ovvero che venissero fatti degli accantonamenti a fondo rischi visto che era pendente una vicenda il cui esito negativo avrebbe potuto determinare conseguenze negative sui conti del gruppo. Per Cairo si chiude dunque nel peggiore dei modi una settimana in cui aveva dovuto registrare il tracollo della sua squadra contro il Milan, così che il Torino si giocherà la salvezza fino all’ultima giornata del campionato. Tre giorni dopo quell’umiliante 7 a 0 sul campo, la mazzata di Blackstone che, è bene ricordarlo, in tutti questi mesi non ha mai voluto sedere con lui a un tavolo per cercare una soluzione di compromesso. Conoscendone la profonda irritazione dei suoi vertici, c’è da giurare che gli americani andranno fino in fondo con la richiesta di ottenere i danni.