Le forniture globali di caffè sarebbero a rischio. È quanto riporta un articolo del Guardian a proposito dei nuovi focolai di Covid-19 in Vietnam. Il Paese asiatico è il secondo esportatore al mondo della bevanda e nelle scorse settimane ha rafforzato le misure di blocco nel porto di Ho Chi Minh City, cuore logistico del Vietnam. Non solo: sono anche state introdotte restrizioni nelle aree di coltivazione del caffè negli altipiani centrali. L’associazione di categoria, la Vietnam Coffee-Cocoa Association, ha chiesto di allentare i blocchi. Ma è stata proprio la durezza delle misure messe in campo dal governo a contenere nei 18 mesi di pandemia i danni causati dal Coronavirus. E la variante Delta, più contagiosa e più grave, non può far dormire sonni tranquilli. Il problema, oltretutto, è che in Vietnam mancano i vaccini e per questo sta registrando un’impennata di casi. Lunedì 30 agosto sono stati oltre 14mila, un numero enorme se paragonate alle 1.500 infezioni complessive del 2020.
La tempesta perfetta del caffè
Tornando al caffè, le restrizioni sono state introdotte già a giugno, ma nelle scorse settimane sono state ulteriormente inasprite nelle scorse settimane e ora gli esportatori di caffè stanno letteralmente lottando per riuscire a trasportare le merci. Non solo: le restrizioni stanno coinvolgendo le supply chain di moltissimi comparti, dall’elettronica (Samsung produce qui) al fashion (Nike e Adidas).
Il Vietnam, da solo, ha fornito il 20 per cento totale del caffè acquistato dall’Unione europea nel 2019. Ma a causa del Covid gli analisti parlano di una “tempesta perfetta”. Oltre ai problemi nello stato asiatico, infatti, è da registrare che il Brasile, il più grande produttore mondiale di caffè, ha avuto un clima fuori stagione che ha danneggiato i raccolti e ha portato a un aumento del costo dei chicchi. Il Vietnam è un grande produttore di robusta, un chicco più duro e dal sapore più amaro che viene utilizzato principalmente per fare caffè istantaneo, espresso o come riempitivo in alcune miscele. Le esportazioni di fagioli del Brasile sono principalmente l’arabica premium, con un po’ di robusta. Il ministro dei trasporti vietnamita, Nguyen Van The, ha detto ai funzionari del sud di ridurre gli ostacoli amministrativi non necessari per garantire il trasporto regolare di prodotti agricoli, come caffè e riso. Il prezzo dell’arabica e della robusta è salito ai massimi pluriennali, ma, almeno per ora, i consumatori non dovrebbero registrare un incremento dei prezzi della “tazzina”.