Con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2022, che il 30 dicembre ha ottenuto il via libera da parte della Camera, è stata introdotta una riforma dell’Irpef, con modifiche agli scaglioni e alle aliquote di tassazione. Ecco cosa cambia in busta paga.
Irpef, nuove aliquote e relativi scaglioni
L’Irpef, ossia l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, è un’imposta diretta, personale e progressiva che grava sul reddito da lavoro dipendente, assimilato al lavoro dipendente e di impresa. Da gennaio 2022 è entrata in vigore la nuova Irpef a 4 aliquote (23, 25, 35 e 43 per cento) al posto delle cinque prima previste. È stata in pratica soppressa l’aliquota del 41 per cento e sono state rimodulate le soglie di reddito dei vari scaglioni: fino a 15 mila euro, da 15 a 28 mila, da 28 a 50 mila e oltre 50 mila. Le nuove aliquote Irpef, con relativi scaglioni, sono dunque le seguenti: da 0 a 15.000 euro: 23 per cento; da 15.00,01 a 28.000 euro: 25 per cento; da 28.000,01 a 50.000 euro: 35 per cento; da 50.000,01 euro in poi: 43 per cento.
Irpef, ridefinito il sistema delle detrazioni
Alle nuove aliquote si affianca la ridefinizione del sistema delle detrazioni Irpef per il lavoro dipendente e quello delle detrazioni per pensionati e autonomi, alle quali è affidato il compito di garantire il meccanismo della progressività dell’imposta. Entra in vigore la detrazione fiscale per redditi del lavoratore dipendente, che vengono assimilati se il reddito totale è superiore a 28 mila euro ma non supera 40 mila. Inoltre, sarà attuato un parziale esonero contributivo per tutti i dipendenti che hanno un reddito inferiore a 34.996 euro. Tra le novità più importanti c’è poi la soppressione delle detrazioni per i figli a carico fino a 21 anni, che da marzo 2022 saranno inglobate nel nuovo assegno unico.
Irpef, il bonus da 100 euro
Il bonus di 100 euro, erogato mensilmente in busta paga, continuerà a essere riconosciuto ai contribuenti fino a 15 mila euro di reddito. Per i redditi superiori fino a 28 mila euro, è prevista una clausola di salvaguardia: sarà erogato a condizione che la somma delle detrazioni per i carichi di famiglia, per i redditi da lavoro, per gli interessi passivi sui mutui relativi a terreni e abitazione principale contratti entro il 31 dicembre 2021, così come in relazione alle detrazioni per spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica sostenute fino al 31 dicembre 2021, sia superiore all’imposta lorda. In questo caso il bonus sarà riconosciuto per un ammontare non superiore a 1.200 euro, calcolato in base alla differenza tra detrazioni spettanti e imposta lorda.
Irpef, “sconto” medio di 264 euro
La riforma fiscale porterà a una riduzione media di prelievo (per i 27,8 milioni di contribuenti) di 264 euro, ma il vantaggio sarà maggiore per i redditi medio alti, quelli tra i 42mila e i 54mila, per i quali lo sconto medio sarà di 765 euro. In ogni caso, servirà un po’ di tempo per adeguare i software delle buste paga: l’effetto concreto arriverà solo a marzo, quando ci sarà il conguaglio anche per i due mesi precedenti.