Istituiti dal governo per far fronte alle difficoltà economiche dei cittadini durante la pandemia, i buoni spesa possono essere richiesti anche nel 2022 dopo che il Decreto Sostegni bis ne ha confermato l’impianto previsto dal precedente Decreto Ristori: vediamo a chi spettano, quali sono i requisiti per ottenerli, a quanto ammontano e come funzionano.
Buoni spesa 2022: a chi spettano
Si tratta di aiuti introdotti per aiutare quelle famiglie che versano in condizioni di disagio economico finalizzati all’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità. Dato che vengono erogati direttamente dal Comune, occorre consultare la pagina web del proprio territorio di residenza per sapere i requisiti necessari per poterne usufruire. Gli importi e le condizioni di accesso variano a seconda del territorio sulla base dei fondi previsti, ma in generale le principali condizioni valutate sono:
- la residenza presso il Comune in cui si fa domanda;
- il tipo di nucleo familiare (numero di persone e di figli);
- la situazione del patrimonio immobiliare (casa con mutuo, affitto, senza casa);
- la disponibilità di denaro sul conto corrente;
- il reddito dei componenti della famiglia;
- la situazione lavorativa;
- l’ISEE familiare;
- sussidi pubblici percepiti.
Non ci sono delle regole stabilite a livello nazionale sulle caratteristiche che devono possedere i beneficiari; tuttavia, solitamente viene previsto un accesso prioritario a chi non è già percettore di altre forme di sostegno al reddito (come la Naspi o il reddito di cittadinanza) e ai nuclei familiari più numerosi e meno abbienti.
Buoni spesa 2022: come funzionano
Nemmeno l’importo del bonus è univoco ma dipende dalle scelte e dai criteri adottati da ciascuna amministrazione comunale. Solitamente ha un valore medio di 300 euro, ma il suo ammontare può variare da circa 100/200 fino a 500/600 euro. Sono due i modi in cui i buoni possono essere erogati:
- sotto forma di voucher utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso specifici esercizi commerciali contenuti in un elenco che ciascun Comune dovrà pubblicare sul proprio sito istituzionale;
- sotto forma di generi alimentari o prodotti di prima necessità.