Il buco nell’ozono è diventato più grande dell’Antartide

Redazione
16/09/2021

Secondo gli esperti sarebbe fino al 75% più steso rispetto ai dati rilevati dal 1979 in questa stagione. C'è da preoccuparsi?

Il buco nell’ozono è diventato più grande dell’Antartide

Il buco dell’ozono sopra al Polo Sud si sta allargando. È l’amara scoperta che hanno fatto gli studiosi grazie ai satelliti del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (Cams) che monitorano le dimensioni della macchia nella corona gassosa che circonda la terra. Gli esperti definiscono il buco più grande del solito, addirittura più ampio dell’intero Antartide, 22,9 milioni di chilometri quadrati. Una condizione nuova che però non è necessariamente foriera di cattive notizie.

Come funziona il buco dell’ozono

Le dinamiche sono ormai note dagli studiosi: le dimensioni della “macchia” variano a seconda della stagione e sono più ampie tra settembre e ottobre. Nei mesi successivi diminuisce e arriva quasi a chiudersi verso dicembre. Solo che questa volta le dimensioni del buco sono del 75% più grandi rispetto alla media dei dati rilevati dal 1979 in questo determinato periodo dell’anno.

Le cause dell’allargamento

Non si tratta necessariamente di una brutta notizia, ma in questo momento gli studiosi stanno cercando risposte più precise. I motivi dovrebbero essere ricercati in particolari dinamiche chimiche che stanno avvenendo in questo periodo. Oltre al fatto che i comportamenti umani sulla Terra hanno sicuramente il loro peso. Oggi, tra l’altro, è la giornata mondiale della “Conservazione dello strato di ozono”.

Che cos’è l’ozono

È un gas composto da tre atomi di ossigeno. Per questo motivo è nocivo per l’uomo (se inalato) ma è invece estremamente importante per tutto il pianeta. Svolge, infatti, un compito protettivo, avvolgendo la Terra e la ripara dalle cosiddette UvB, le radiazioni del Sole che sono pericolose per le forme di vita. Senza questo strato, infatti, la vita sulla Terra sarebbe preclusa a moltissime specie animali e vegetali. Il 16 settembre del 1987, per accendere i riflettori sull’ozono venne firmato il Protocollo di Montreal per vietare sostanze chimiche dannose come gli alocarburi. Ma, ahinoi, questi prodotti vengono ancora usati in modo del tutto illegale.