Il senatore del Partito Democratico Bruno Astorre è morto improvvisamente mentre si trovava in uno degli uffici del Senato a palazzo Cenci. Le autorità hanno chiuso il portone dell’immobile per svolgere le indagini di rito. All’interno dell’edificio si trovano ora il segretario generale di Palazzo Madama e il dirigente dell’ispettorato della Polizia di Stato presso il Senato. Davanti al palazzo si trova anche un’autopompa dei Vigili del fuoco.
Bruno Astorre morto a 59 anni
La tragedia si è consumata nella mattinata di oggi, venerdì 3 marzo 2023. Le forze dell’ordine sono al lavoro per capire cosa sia successo e delineare i contorni del dramma. Intanto si fa largo l’ipotesi di suicidio. Anche Nicola Zingaretti, ex presidente della Regione Lazio, è arrivato sul posto. Sposato con Francesca Sbardella, sindaca di Frascati eletta con il Pd, Astorre avrebbe compiuto 60 anni tra pochi giorni. Dal 2013 era senatore del Partito Democratico, forza politica che aveva abbracciato nel 2007 dopo un passato ne La Margherita e nel Partito Popolare Italiano.

Chi era
Consigliere regionale del Lazio con La Margherita nel 2003, nel 2005 viene rieletto nelle liste de L’Ulivo e diventa assessore ai Lavori Pubblici ed alla Casa nella giunta Marrazzo, incarico che mantiene fino a quando il 16 settembre 2009 non diventa Presidente del Consiglio regionale del Lazio subentrando a Guido Milana. Alle elezioni regionali del 2010 si candida tra le file del Pd a sostegno della radicale Emma Bonino, risultando primo degli eletti con partito e venendo eletto vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio in quota della minoranza.

Nel 2013, per la prima volta, tenta la corsa a Palazzo Madama e viene eletto senatore. Nello stesso anno viene anche nominato membro della Direzione nazionale del Partito Democratico. Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato nella medesima circoscrizione, sempre per la coalizione di centro-sinistra in quota Pd, e viene rieletto senatore. Quindi il terzo mandato nel 2022 dopo la candidatura a capolista nel collegio plurinominale Lazio 02.