Brunetta denuncia body shaming: “Da Berlusconi e Fascina invettive personali”

Annarita Faggioni
25/07/2022

Renato Brunetta avrebbe subìto body shaming per la sua altezza per almeno 28 anni all'interno di Forza Italia: la sua confessione.

Brunetta denuncia body shaming: “Da Berlusconi e Fascina invettive personali”

“Da Berlusconi e Fascina invettive personali. Mi dicono ‘nano’, fa male. È una vita che vengo violentato così”. Con queste parole Brunetta denuncia attacchi di body shaming da Berlusconi e dalla Fascina. I rapporti con il presidente di Forza Italia si sono definitivamente interrotti quando il partito si è allontanato al momento della votazione per la fiducia del Governo Draghi. Una decisione assunta anche da Mariastella Gelmini e Mara Carafgna.

Brunetta sul body shaming: “A me e Gelmini ci hanno detto anche ‘Riposate in pace'”

L’ex ministro della Pubblica Amministrazione non ha freni. La confessione arriva in diretta, nella trasmissione Mezz’ora in più di Lucia Annunziata su Rai Tre. A quanto dice Brunetta, Berlusconi avrebbe augurato a lui e alla Gelmini di “riposare in pace” dopo che i due avevano lasciato il partito dopo il crollo del Governo Draghi.

L’ex ministro ha parlato di sofferenza e di anni di discriminazione dovuti alla sua altezza. L’ex esponente di Forza Italia sente di dover esprimere il suo disagio anche per i bambini “che non hanno avuto la fortuna di essere alti, belli e che stanno soffrendo e che possono avere in me un esempio”.

La storia di Marta Fascina contro Brunetta

Non è poi mancato un commento su una storia di Instagram di Marta Fascina, attuale compagna dell’ex premier. Secondo Brunetta, la donna avrebbe pubblicato una frase riferita anche a lui. Utilizzando la canzone Un giudice di De André avrebbe infatti scritto che “Roma non premia i traditori”. Brunetta avrebbe ringraziato la Fascina per questo gesto in trasmissione, cosa che secondo lui gli consentirebbe di sdoganare queste violenze. “Però lei ha gli occhi azzurri“, ha affermato la Annunziata a cui l’ex ministro ha risposto, dopo averla ringraziata, di essere responsabile delle sue idee e di ciò che fa ma non “di essere tappo o nano”.