I diritti d’autore sul suo intero repertorio musicale musicale è stato venduto per circa 500 milioni di dollari. Parliamo delle canzoni e di un catalogo di grandissimo valore, quello di Bruce Springsteen, che ora pare aver detto sì alla faraonica offerta della Sony. L’affare tra il cantante rock, artista polivalente, e la casa discografica non è ancora ufficiale, ma secondo Billboard e New York Times la stretta di mano c’è stata. Se dovesse essere così, si tratterebbe della vendita di diritti con il prezzo più alto di sempre, parlando di affari riguardanti diritti d’autore e cataloghi musicali.

Bruce Springsteen come Bob Dylan
Non si tratta del primo affare in ambito musicale di questo tipo. Bruce Springsteen, infatti, è solo l’ultimo di una serie di icone della musica rock e pop che nel corso degli ultimi anni stanno cedendo i diritti dei propri repertori, vendendoli a fior di quattrini. Tra gli esempi più plateali c’è sicuramente Bob Dylan, ma anche Neil Young e Paul Simon, mentre per un affare simile si era parlato anche di David Bowie ma non sembrano esserci ancora conferme dopo che la notizia era circolata a inizio novembre.
Cosa significa vendere il catalogo musicale
Quale significato ha per un’artista la vendita del proprio catalogo? Cedendo i diritti d’autore sulle proprie canzoni, Bruce Springsteen non riceverà più alcun rimborso per l’utilizzo dei brani. I proventi per le singole riproduzioni in streaming o durante film e serie tv, andranno ora interamente alla Sony, che dispone completamente delle canzoni. Stessa sorte per i passaggi radiofonici, le vendite e i ricavi da eventuali riedizioni in dischi, vinili e cofanetti. Il motivo che ha spinto tanti cantanti, anche celebri come Springsteen o Bob Dylan, a vendere i propri cataloghi risiede nella crisi che attraversa l’industria discografica. Il crollo delle vendite, lo scontro con lo streaming e la sospensione dei concerti hanno fatto crollare i proventi. Dal canto loro, invece, le case discografiche come Sony puntano molto sulle riedizioni di vecchi artisti per tentare di movimentare il mercato grazie all’utilizzo dei grandi classici del rock e della musica in generale.
