I Giochi di Tokyo sono ormai alle porte, dopo il rinvio di un anno a causa della pandemia, ma è già tempo di pensare al futuro. È stata, infatti, scelta la sede dell’Olimpiade 2032, si tratta di Brisbane, in Australia. Prima, comunque, ci saranno le edizioni di Parigi 2024 e Los Angeles 2028. Per la terza volta quindi l’Australia ospiterà i Giochi, dopo Melbourne 1956 e Sidney 2000. Un successo per certi versi atteso, dato che in lizza non c’erano altri candidati. Eppure ieri qualche attimo di suspense si era creato. L’annuncio infatti era stato posticipato in attesa che si esprimessero i membri del Cio. Un’esitazione che secondo alcuni è stata dovuta alla volontà di rimettere in discussione la sede proprio all’ultimo istante.
Brisbane, 72 voti a favore
Non è andata così e alla fine e con 72 voti favorevoli, cinque contrari e tre tra astenuti e schede bianche, Brisbane è stata individuata come sede dell’Olimpiade. A presentare la candidatura della città australiana erano stati la premier del Queensland Annastacia Palaszczuk, il ministro federale dello sport Richard Colbeck e il sindaco della città Adrian Schrinner, con la promessa comune: «di creare un modello di successo con un’esperienza a costi sostenibili, positiva per il clima, sicura e avvincente per il mondo intero». A loro a fatto eco il premier australiano Scott Morrison: «Il mio governo è orgoglioso di sostenere questa opportunità. Stiamo già finanziando i progetti infrastrutturali da consegnare in preparazione dei giochi, l’obiettivo è lasciare un’eredità duratura».
Verso Tokyo, i portabandiera italiani
Intanto cresce l’attesa per i giochi di Tokyo, che prenderanno il via ufficialmente venerdì 23 luglio con la cerimonia inaugurale in programma alle 13 ora italiana. Nel ruolo di portabandiera per l’Italia ci saranno il ciclista Elia Viviani e la tiratrice Jessica Rossi, entrambi già vincitori di medaglie d’oro. Avrà l’onore di portare il vessillo del Cio, invece, la pallovolista Paola Egonu.