Brisbane, le meduse impediscono l’installazione di sommergibili nucleari

Redazione
11/03/2022

Per la biologa Lisa-ann Gershwin il porto di Brisbane, in Australia, sarebbe «il posto peggiore per i sottomarini». Tutta colpa degli animali che verrebbero aspirati dai reattori causandone lo spegnimento.

Brisbane, le meduse impediscono l’installazione di sommergibili nucleari

La biologa marina Lisa-ann Gershwin ha spiegato come la scelta del governo australiano di inserire Brisbane (nello specifico, Moreton Bay) nel trittico delle città candidate, assieme a Newcastle e Wollongong, a diventare porto base della flotta di sommergibili nucleari che arriverà nel 2036, non sia affatto una decisione vincente. Il motivo? L’alta concentrazione di meduse che, inevitabilmente, finirebbero per essere aspirate, causando un immediato spegnimento dei reattori d’alimentazione.

Perché Brisbane non sarebbe adatta ad accogliere i sommergibili nucleari

Come riportato dal Guardian, l’eventuale coinvolgimento della città nel progetto, nato dal patto siglato da Regno Unito, Australia e Stati Uniti, ha fatto storcere il naso al governo del Queensland e, in particolare, al ministro della Difesa Peter Dutton. «Ci sono così tanti posti di lavoro in ballo in una struttura del genere che agire con leggerezza sarebbe inammissibile», ha spiegato Dutton. «Bisogna ragionare bene sulle decisioni da prendere e valutare con attenzione se il porto in questione abbia i requisiti utili ad addossarsi lavoro in più». Una linea di pensiero condivisa anche da Gershwin, convinta che Brisbane sia «la sede peggiore per una base sottomarina nucleare tanto per le caratteristiche e le condizioni di Moreton Bay quanto per i gruppi di meduse rintracciabili di frequente».

Perché Brisbane non può diventare base dei sommergibili nucleari australiani
Moreton Bay (Twitter)

Un problema già riscontrato nel 2006 quando la portaerei americana a propulsione nucleare USS Ronald Reagan è stata costretta a interrompere l’attività dopo aver inglobato all’interno dei condensatori l’equivalente di 800 chilogrammi di esemplari, impedendo al refrigerante di raggiungere i reattori. «Provate a immaginare la nave più grande e più costosa d’America fallire il suo viaggio inaugurale», ha sottolineato la biologa. «È arrivata nel porto di Brisbane ed è andata in tilt per le meduse. È stata una situazione imbarazzante e, per fortuna, non è successo nulla di grave, non c’è stata alcuna esplosione. Ecco perché quando si ha a che fare col nucleare, occorre essere molto cauti».

Perché Brisbane non può diventare base dei sommergibili nucleari australiani
L’USS Ronald Reagan nel porto di Brisbane (Getty Images)

Le meduse sono come la plastica: bloccano l’afflusso dell’acqua

Il fenomeno dello shutdown dovuto alle meduse è prassi comune in qualsiasi mezzo navale che utilizza l’acqua per refrigerare. «Si comportano allo stesso modo della plastica», ha aggiunto, «un filtro per piscina pieno di frammenti plastici si intasa e provoca un allagamento perché non riesce più a garantire la funzione a cui è preposto. L’acqua non passa e si blocca. E lo stesso accadrebbe se venisse scelta Brisbane, sarebbe un epilogo inevitabile». Ragion per cui è necessario che chi di dovere analizzi con prudenza la situazione: «Dove c’è acqua più o meno tiepida, ci sono meduse. Moreton Bay ne è diventata il regno». Un avvertimento che il governo sembra aver preso in seria considerazione: «Il Commonwealth si occuperà di scrivere agli stati membri», ha dichiarato un portavoce, «questo servirà a richiederne il contributo in una serie di attività di verifica della fattibilità del progetto, includendo anche la comunità cittadina».