Tutti i cittadini provenienti dall’Italia o dall’Europa, non residenti in Gran Bretagna, dovranno adesso pagare per viaggiare in terra britannica. La Brexit colpisce anche il turismo e il governo di Rishi Sunak ha deciso di introdurre un provvedimento che prevede il pagamento di una tassa per l’ingresso nei Paesi britannici a chiunque sia residente all’estero. Si chiamerà Eta, Electronic Travel Authorisation, e ricorda in parte la documentazione Esta, utilizzata dai turisti e dai viaggiatori ormai da anni per entrare, oltre Oceano, negli Stati Uniti. Quest’ultima è di circa 21 dollari, mentre per la versione britanniche non è ancora chiaro quanto il governo sceglierà di far pagare.

L’Eta sarà un modulo elettronico con dati biometrici e domande varie
Nelle previsioni del governo di Rishi Sunak, in attesa di decidere quanto costerà la tariffa ai turisti, l’Eta sarà un semplice modulo elettronico. Chiunque dall’Europa e dal resto del mondo dovrà compilarlo, fornendo dati biometrici e rispondendo ad alcune domande. Gli unici esenti saranno i residenti nel Regno Unito, anche se italiani o provenienti da altri Paesi europei. Dovrebbe entrare in vigore già dal 2024 e in Inghilterra si sta predisponendo tutto per partire già dal prossimo ottobre, con una sorta di test rivolto ai cittadini di Qatar, Giordania e paesi del Golfo. Ad oggi la circolazione resta libera nonostante la Brexit.

Sarà imposto un limite di permanenza massimo di sei mesi
L’Eta avrà validità sei mesi, dopo di che non si potrà restare sul suolo britannico a meno di un visto lavorativo. Il sottosegretario all’immigrazione Robert Jenrick commenta: «Rafforzare i nostri confini rimane una delle priorità per il governo britannico. In questo modo, ci sarà un filtro migliore contro ogni minaccia o individui pericolosi». Dall’Home Office spiegano che «così si potrà viaggiare in maniera più rapida e sicura. Il processo dell’Eta sarà molto rapido e basterà una app sul cellulare. I viaggiatori stranieri potranno arrivare più volte nel Paese durante i due anni».