Il Presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha gestito la pandemia nel peggiore dei modi possibili. È quanto ha stabilito la commissione di inchiesta parlamentare che indaga sulla gestione della pandemia da Covid-19 che ha approvato il rapporto finale sul Brasile.
La relazione accusa il presidente Jair Bolsonaro di nove reati, tra i quali «crimini di lesa umanità». La Commissione, istituita in Senato, ha dato luce verde al rapporto, messo a punto dal principale relatore, il senatore Renan Calheiros, con sette voti a favore e quattro contrari, secondo quanto riportato da G1.
Jair Bolsonaro accusato di crimini di lesa umanità
Sette degli 11 senatori che hanno svolto i lavori della commissione hanno approvato il testo che prevede anche l’incriminazione di altre 77 persone, tra cui diversi ministri, ex ministri, aziende e i tre figli maggiori di Jair Bolsonaro.
L’approvazione, giunta al termine di sei mesi di lavoro, implica la richiesta di imputazione per un totale di 78 persone, tra cui Bolsonaro, e di due società per reati diversi commessi durante la pandemia. Le circa 1.290 pagine verranno ora consegnate alla Corte Suprema e alla Procura brasiliane oltre che alla Corte penale internazionale all’Aja, istanze alle quali si chiede di muovere accuse relative per 9 diversi reati – riguardanti la gestione della pandemia – previsti dalla Corte penale internazionale.
Le accuse contro Jair Bolsonaro
Tra gli elementi a carico il rapporto include discorsi del presidente in pubblico e dichiarazioni contrarie ai vaccini e favorevoli al ricorso alla clorochina. Si riportano inoltre dati relativi ai ritardi nell’acquisizione dei vaccini e contrarietà del governo all’adozione delle misure sanitarie protettive. Il documento chiede inoltre di impedire l’accesso di Bolsonaro alle reti sociali per il «ruolo rilevante». da lui svolto nella diffusione di notizie false sulla pandemia.
Cosa dice il rapporto contro Jair Bolsonaro
La gestione di Bolsonaro si è rivelata poco impegnata «nella lotta effettiva alla pandemia e quindi nella tutela della vita e dell’integrità fisica dei brasiliani. In tempi normali, sarebbe solo un esempio di disprezzabile ciarlataneria pseudoscientifica. Tuttavia, nel pieno di una pandemia globale, il presidente ha contribuito a dar vita ad una mostruosa tragedia», scrive Calheiros nel rapporto, che chiede di muovere accuse anche ai tre figli del presidente e a ministri del governo, tra cui l’attuale e il precedente ministro della Salute, Marcelo Queiroga e Eduardo Pazuello, e l’ex titolare degli Esteri Ernesto Araújo.