Jair Bolsonaro divide anche la ristorazione. In Brasile, dove a ottobre si terranno le nuove elezioni presidenziali, molti locali hanno infatti deciso di vietare l’ingresso ai sostenitori dell’attuale leader nazionale, come protesta per l’inadeguata gestione della pandemia. Altri, in risposta, hanno deciso di omaggiare il presidente creando pizze e menù in suo onore.
Sotto accusa la cattiva gestione della pandemia di Bolsonaro
«Fuori Bolsonaro, dentro solo i vaccinati». Non è difficile, passeggiando per le strade delle città brasiliane, imbattersi in cartelli con slogan simili. Sono tanti infatti i gestori di attività ad aver deciso di impedire l’ingresso nei loro locali ai sostenitori di Jair Bolsonaro, attuale presidente del Brasile. L’obiettivo è infatti protestare contro la sua cattiva gestione della pandemia, che nello stato sudamericano ha provocato oltre 600 mila vittime, in vista delle prossime elezioni di ottobre 2022. «Si tratta di un grido dal cuore», ha detto al Guardian Jana Santos, 32enne proprietaria del Cosmos Gastrobar di Curitiba, nel sud del Paese. «È una protesta contro tutto ciò che questo presidente ci ha fatto passare. È un uomo malvagio».

L’atmosfera al veleno in Brasile si sta diffondendo sempre più. Già a giugno 2021, come sottolinea Bem Paranà, un altro locale aveva vietato l’ingresso ai sostenitori di Bolsonaro. Si tratta del Bek’s Bar, disposto a rinunciare ai guadagni pur di ribadire la propria avversità al presidente. «Coloro che sostengono il genocidio di 500 mila brasiliani e migliaia di altre atrocità possono anche andare altrove», aveva dichiarato la proprietaria Giovanna Lima su Instagram. «Preferisco fallire con dignità piuttosto che andare contro i miei principi».
I sostenitori del presidente del Brasile creano pizze in suo onore
Come sempre, però, esiste anche l’altra faccia della medaglia. Come sostiene il Guardian, a dieci mesi dalle elezioni Jair Bolsonaro continua a godere del sostegno di circa il 20 per cento degli elettori. In risposta ai baristi oppositori, così fioccano in Brasile anche quelli che lo omaggiano con pietanze a lui dedicate. A Ouro Preto do Oeste, città dell’Amazzonia e vero feudo di Bolsonaro, ci sono pizze in suo onore. «È il presidente più patriottico che il Brasile abbia mai avuto», ha detto Valmir Chaves, 58enne proprietario dell’Aquarius Pizzaria.

L’uomo, fervente sostenitore di Bolsonaro, ha creato una pizza con pollo, olive e persino due porzioni di cuori di palma. Un omaggio, come ama ricordare, alla verdura bianca che il presidente raccoglieva durante la sua infanzia nelle zone rurali di San Paolo. La «pizza patriottica», che costa 64 reais (poco più di 10 euro), non è però l’unico tributo a Bolsonaro. Centinaia di bandierine del Brasile adornano l’interno del locale e l’auto del proprietario è tappezzata con la scritta «100 per cento Bolsonaro». Eppure, Chaves ci tiene a sottolineare che non si tratta di un sostegno alla persona, ma ai suoi ideali. «Se ci fosse qualcun altro a fare le stesse cose di Bolsonaro, sosterrei anche lui», ha detto l’uomo che, non contento, ha deciso di boicottare anche il canale televisivo Globo, ostile al presidente, con un cartello sul muro. «Ai clienti e amici di questa struttura: non guardiamo “Globo Spazzatura”».