I botti di Capodanno a Milano non saranno più vietati. A dirlo è una sentenza del Tar che risponde al ricorso presentato dai commercianti contro le ordinanze del Comune. Palazzo Marino potrà solo informare i cittadini, tentando di dissuaderli dall’uso indiscriminato dei botti.
Botti di Capodanno a Milano, Tar avverte: «Serve legge nazionale»
Nel 2021 non c’era stato un vero e proprio divieto ai botti, ma il Regolamento del Comune per la qualità dell’aria nel 2020 aveva di fatto impedito eventuali emissioni causate anche dai botti. Quest’anno i commercianti si sono rivolti al Tar. Il regolamento comunale era stato annullato dal tribunale, ma non si tratta di una decisione di merito. Infatti, secondo il Tar il Comune non avrebbe la competenza per poter procedere con un divieto simile.

«Il Comune ha preso una posizione netta e decisa sui botti, per ragioni di salute degli animali, di inquinamento e di sicurezza. Inviteremo i cittadini, con una campagna diffusa, a non utilizzare i fuochi d’artificio, spiegandone le ragioni. Facciamo appello al governo perché non si giri dall’altra parte e finalmente intervenga in questa materia. Se ci fosse stata una legge statale, la norma comunale sarebbe rimasta valida. Speriamo, quindi, che arrivi dallo Stato il divieto di botti, una volta per tutte» spiega l’assessora all’Ambiente Elena Grandi.
L’esigenza di una legge nazionale
Secondo il Tar, sarebbe necessaria una legge nazionale per creare un divieto generale ai botti su tutto il territorio. La singola realtà comunale – per quanto grande – non sarebbe in grado di farlo per una questione di competenze. Questo non significa che il Comune non possa invitare i cittadini a non procedere con i botti.

Infatti, l’ente milanese starebbe pensando proprio a una campagna per invitare i cittadini a non utilizzare i fuochi d’artificio in un’ottica di maggiore consapevolezza verso l’ambiente.