Nessuna vittima, per fortuna, ma come ogni anno tanti, troppi feriti nella notte di San Silvestro. I peggiori incidenti si sono verificati in Puglia. A Taranto un bambino di dieci anni, arrivato all’ospedale Santissima Annunziata un’ora circa dopo la mezzanotte, ha subito l’amputazione della mano destra a causa delle ferite riportate per l’esplosione di un petardo. Un 80enne di Ruffano (Lecce) è stato operato all’ospedale di Lecce a causa di un’emorragia provocata dello scoppio di un petardo vicino alla testa. A Foggia un uomo di 39 anni è stato ferito ferito a gamba con alcuni colpi di arma da fuoco: è avvenuto in una zona centrale della città e le sue condizioni non sono gravi.

Nella provincia di Napoli il doppio di feriti rispetto a un anno fa
Sono stati 16 i feriti per i botti di Capodanno tra Napoli e provincia, tra cui cinque minori. A fornire il bilancio è la Questura, che spiega come nella maggior parte dei casi le persone sono state colpite e mani e occhi: aumento rispetto al bilancio dello scorso anno, quando i feriti furono otto. Tra i feriti durante la notte di Capodanno c’è anche un 16enne raggiunto da un colpo di arma da fuoco mentre stava festeggiando in balcone. È successo attorno all’1:30 a Caivano. Fortunatamente il ragazzo sta bene ed è già stato dimesso con una prognosi di dieci giorni.

Nella notte sono state 646 le chiamate ai Vigili del Fuoco
Dal sud al nord, a Vercelli una donna di 34 anni è rimasta gravemente ferita a una mano per lo scoppio di un petardo poco dopo mezzanotte: ha perso un dito e riportato altre ferite. A livello nazionale, sono state circa un centinaio più dello scorso anno le chiamate ai Vigili del Fuoco: 646 le richieste di aiuto. Molti interventi hanno riguardato incendi di cassonetti e autovetture parcheggiate in strada (diversi episodi del genere si sono verificati a Roma e Milano): il numero maggiore riguarda l’Emilia-Romagna, dove sono stati 96.