«Io sono ottimista e conto che il Parlamento rispetti il mandato che ha avuto: abbiamo dato la fiducia al governo Draghi per abbassare le tasse non per aumentarle. Lo stesso premier a Confindustria ha detto che “è il momento di ridare soldi agli italiani non di prenderli”, quindi io non ti do una delega in bianco perché fra qualche anno tu mi vada a fregare, questa è una patrimoniale nascosta», queste le parole con cui Matteo Salvini ha spiegato la contrarietà della Lega alla bozza di delega fiscale approvata ieri in Consiglio dei ministri.
Salvini-Draghi, le parole del premier
A rispondere alle parole di Matteo Salvini sulla revisione della rendita catastale è il premier Mario Draghi, al termine del vertice Ue-Balcani Occidentali di Brdo in Slovenia. «Non c’è una patrimoniale. Questo governo non tocca le case degli italiani: ho detto fin dall’inizio che non avrei aumentato le tasse. Sono passati sette mesi e non le abbiamo aumentate. Ci sono state molte richieste di farlo e abbiamo detto di no. Un po’ di credibilità l’abbiamo acquisita», ha detto il presidente del Consiglio rispondendo al leader leghista, che ha parlato di “patrimoniale nascosta” a proposito della revisione del catasto. Quest’ultima, per Draghi, è al contrario «una operazione trasparenza»: non farà aumentare le tasse e, secondo alcuni esperti, «la maggioranza dei contribuenti finirà per pagare meno».
Salvini-Draghi, presto un faccia a faccia
La Lega, da parte sua, fa trapelare un giudizio apparentemente positivo, ma in realtà sul catasto insiste. Un cortocircuito, che il premier cercherà di risolvere in un confronto faccia a faccia proprio con Salvini. Nel frattempo, la linea del presidente del Consiglio non cambia, né c’è l’intenzione di rallentare la marcia dell’esecutivo, che è chiamato nelle prossime settimane a chiudere o avviare alcune riforme fondamentali per il Pnrr: «Il governo va avanti, l’azione del governo non può seguire il calendario elettorale. Dobbiamo seguire il calendario negoziato con la Commissione Ue per il Pnrr e questo è il calendario di riforme da seguire».
Salvini-Draghi, le reazioni
«La reazione di Salvini di queste ore credo sia determinata dallo smacco elettorale. Il suo è un attacco strumentale che abbiamo stigmatizzato subito», ha detto il segretario Pd Enrico Letta parlando a Radio Immagina. «Stucchevole e imbarazzante» il botta e risposta tra Salvini e Draghi per il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Mentre Mara Carfagna ha dichiarato: «Il governo ha messo in sicurezza il Paese, ha riportato alla libertà e al lavoro 60 milioni di persone, ha messo in cantiere riforme attese da decenni. Dubito che Salvini con la sua esuberanza voglia minarne le basi». «Tutta fuffa» le parole di Salvini secondo Matteo Renzi, che ha sottolineato la «scoppola alle amministrative» subita dalla Lega.