In data 24 febbraio 2023, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria ha pubblicato un comunicato stampa nel quale vengono indicate delle importanti novità per quanto riguarda il bonus pubblicità 2023. Entrando più nello specifico, la domanda per ottenere il credito d’imposta nella misura del 75 per cento previsto dall’agevolazione dovrà essere presentata dal 1° al 31 marzo 2023.

Bonus pubblicità 2023, a chi spetta
Il bonus pubblicità 2023 si sostanzia in un credito d’imposta che viene riconosciuto alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano degli investimenti in campagne pubblicitarie. Nel 2023, così come previsto dal Decreto Energia, n. 17/2022, il credito d’imposta sarà riconosciuto per il 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati per campagne pubblicitarie che dovranno essere superiori di almeno l’1 per cento di quelli effettuati l’anno precedente (nel 2022).
Per quanto riguarda i beneficiari della misura, è previsto che il credito d’imposta venga riconosciuto soltanto per gli investimenti effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online. Nel 2022, invece, erano agevolati anche gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali. A sostegno dell’intera misura per il 2023 sono stati stanziati 30 milioni di euro, con le risorse che verranno ripartite tra i beneficiari in misura proporzionale al credito spettante in caso di mancanza di fondi rispetto alle richieste presentate.

Bonus pubblicità 2023: come fare domanda
La domanda per ottenere il bonus pubblicità 2023 dovrà essere presentata attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate dal 1° al 31 marzo 2023. Sarà necessario accedere all’area riservata del sito utilizzando lo SPID, la CIE o il CNS. Una volta entrati, sarà sufficiente cliccare sulla voce “Comunicare” di “Servizi per”. A seguito dell’invio della domanda, i richiedenti dovranno fornire, tra il 9 gennaio e il 9 febbraio 2024, la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati in cui vengono specificate le spese effettivamente sostenute e che concorrono al calcolo dell’agevolazione. Quanto al credito d’imposta, questo dovrà essere utilizzato soltanto in compensazione, presentando il Modello F24 attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate e indicando l’apposito codice tributo, 6900.