Bonus benzina da 200 euro: ecco cos’è e come funzionerà
Il provvedimento sarà inserito all'interno del decreto anti-rincari, ma non sarà concesso direttamente dal Governo. Riguarderà le aziende private e sarà a loro discrezione.
Il caro carburante continua ad attanagliare gli italiani, costretti a maggiori sacrifici per poter utilizzare i propri mezzi di trasporto o a lasciarli fermi, per utilizzare bus, tram e metro. Il governo è sceso in campo e sta preparando il decreto anti-rincari con cui aiutare la popolazione. Un piano che si basa non soltanto sul taglio temporaneo delle accise – si parla di 25 centesimi – ma anche sul cosiddetto bonus benzina. No, non è un contributo direttamente concesso dal governo ma una misura che riguarda le aziende. Ecco come funzionerà.

Bonus benzina: ecco cos’è
Il bonus benzina non sarà un semplice contributo da richiedere al governo, previsto per ogni cittadino. Sembra infatti che all’interno del nuovo decreto sia prevista la possibilità per le aziende di concedere il buono. L’ammontare è di massimo 200 euro e il bonus è a totale discrezione dell’azienda stessa. Un importo esentasse, infine, e che non corre alla formazione del proprio reddito.
Nessun requisito particolare
Proprio per la sua natura discrezionale, il bonus non ha alcune delle caratteristiche che avevano precedenti agevolazioni concesse direttamente dal governo durante la pandemia. Non sarà possibile richiederlo, ad esempio. Nessun documento o alcuna domanda da presentare: spetta all’azienda scegliere se e a chi concederlo. E anche per questo non servono dei requisiti né si parla di tetti al reddito entro cui accedere. Un solo limite all’interno della norma: la misura è destinata ai lavoratori dipendenti di aziende private.
Altri contributi simili
Non è la prima volte che alle aziende viene data un’opportunità simile. Già da tempo è possibile concedere contributi definiti fringe benefit. Si tratta di buoni acquisto, carburante o spesa, che le società possono dare ai dipendenti per un totale annuo di massimo 258,23 euro. Un importo importante, che il governo ha deciso di raddoppiare nel 2020 e nel 2021 per far fronte alla pandemia. Il totale è arrivato fino a 516,46 euro annui.
