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Bolsoamaro

Isolato al G20, il presidente arriva ad Anguillara Veneta per ricevere la cittadinanza onoraria tra polemiche e defezioni. Intanto i giornalisti brasiliani al summit di Roma denunciano di essere stati aggrediti dalla sua scorta. E pubblicano i video.

1 Novembre 2021 11:37 Redazione
Bolsonaro isolato a livello internazionale

Trasferta italiana amara per Jair Bolsonaro. Il presidente del Brasile dopo il G20 di Roma – dove è apparso emarginato e durante il quale i giornalisti brasiliani sarebbero stati malmenati dalla sua scorta – è partito alla volta di Anguillara Veneta, comune di 4 mila abitanti in provincia di Padova, per ricevere la cittadinanza onoraria conferitagli tra le polemiche dalla sindaca di area Lega Alessandra Buoso. Nel 1888 infatti il bisnonno di Bolsonaro, Vittorio Bolzonaro, partì proprio dal paese padovano alla volta del Brasile.

Proteste e defezioni per la visita di Bolsonaro ad Anguillara Veneta e Padova

La decisione dell’amministrazione di Anguillara ha sollevato, come prevedibile, una marea di polemiche. Il municipio è stato imbrattato da un gruppo antagonista che, rivendicando il blitz contro Bolsonaro, lo ha definito «modello capitalista, predatorio, distruttivo e colonialista». Intanto la cittadina è stata blindata e così il leader brasiliano probabilmente cambierà il programma che prevedeva oltre alla visita in Comune anche una tappa alla Basilica di Sant’Antonio Abate di Padova. I frati infatti pare che non si faranno trovare. Non solo, come sottolinea Repubblica, la stessa Diocesi ha espresso «forte imbarazzo» per la visita mentre il sindaco padovano Sergio Giordano ha messo le mani avanti: troppi gli impegni presi in precedenza per accoglierlo. Così Bolsonaro visiterà il Battistero di Anguillara e passerà in municipio dove Buoso, sotto sorveglianza per le minacce ricevute negli ultimi giorni, gli consegnerà il riconoscimento. Il presidente brasiliano ha fatto sapere che pagherà di tasca sua la visita.

la protesta per la visita di bolsonaro ad anguillara veneta
La protesta di Anguillara Veneta contro Bolsonaro (Getty Images).

L’accusa dei giornalisti brasiliani al G20 malmenati dalla scorta di Bolsonaro

A Roma le cose non sono andate meglio. La scorta di Bolsonaro infatti avrebbe aggredito i giornalisti brasiliani che seguivano il summit. Il presidente del resto ha sempre accusato la stampa di averlo criticato ingiustamente pubblicando fake news per minare la sua credibilità. I numeri però parlando da soli. Mentre il presidente negava la gravità del Covid, metteva in dubbio la validità dei vaccini e sponsorizzava cure non approvate dalla comunità scientifica, in Brasile le vittime ufficiali sono arrivate a 600 mila. Non a caso la Commissione d’inchiesta sulla pandemia di Covid del parlamento del Brasile (Cpi) ha concluso un’indagine durata sei mesi sulla gestione dell’emergenza da parte del governo e ora chiede ai pubblici ministeri di processare il presidente brasiliano (e i suoi figli) per numerose accuse, tra cui «prevaricazione», «ciarlataneria», «istigazione a delinquere», aver «deliberatamente esposto» i brasiliani alla «contaminazione di massa», e persino di crimini contro l’umanità.

I video delle aggressioni alla stampa 

Il giornalista televisivo Leonardo Monteiro di TV Globo ha dichiarato di essere stato preso a pugni dalla sicurezza di Bolsonaro dopo aver chiesto al presidente perché non avesse partecipato a nessun evento del G20 domenica. Un video girato dal cronista della UOL Jamil Chade – che ha anche esposto regolare denuncia – mostra il personale di sicurezza, non si sa bene se brasiliano o italiano, che strattona la stampa. «Globo condanna duramente l’aggressione contro il suo corrispondente Leonardo Monteiro e altri colleghi a Roma e chiede una valutazione completa delle responsabilità», ha scritto TV Globo in una nota.

Violência da polícia italiana e brasileira contra os jornalistas que acompanham Bolsonaro pelas ruas de Roma. Equipes agredidas, meu celular levado por um dos policiais e muita confusão. pic.twitter.com/edYo7Xb1WV

— Jamil Chade (@JamilChade) October 31, 2021

Denúncia feita agora em Roma, pela agressão que sofremos em plena cobertura presidencial.

Em 21 anos como correspondente, foram 70 países e vários presidentes. Mas violência em cúpula foi a 1a vez.

Silêncio revelador por parte do Itamaraty e Presidência

Não vencerão. Nunca. pic.twitter.com/CYUD6BT9oj

— Jamil Chade (@JamilChade) November 1, 2021

Bolsonaro isolato tra i leader del G20

Anche l’accoglienza da parte degli altri leader del G20 sembra essere stata fredda. Bolsonaro, che non compare nemmeno nella foto alla Fontana di Trevi, appare sempre in disparte.

Foto oficial dos chefes de Estado das 20 maiores economias do mundo. Bolsonaro ficou de fora. pic.twitter.com/7ojTUIeXiM

— Blog do Noblat (@BlogdoNoblat) October 31, 2021

 

In un video pubblicato sempre da Jamil Chade su Uol si vede il presidente parlare con i camerieri mentre i grandi discutono tra loro in un’altra stanza.

 

«Questo video di Bolsonaro che cammina da solo nella sala conferenze del G20, mentre altri leader mondiali stanno chiacchierando, è doloroso da guardare, ma riflette il crollo della posizione del Brasile nel mondo», ha commentato su Twitter Oliver Stuenkel, professore di relazioni internazionali al Getulio La Fondazione Vargas, un’università brasiliana.

This video of Bolsonaro walking around alone in the G20 conference hall, while other world leaders are chatting, is painful to watch, but it adequately reflects the collapse of Brazil's standing in the world. https://t.co/AIM7xxhXQy

— Oliver Stuenkel 🇧🇷 (@OliverStuenkel) October 31, 2021

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