Il prezzo della materia prima sta salendo e ciò si tradurrà in un ricalcolo per le bollette del gas a ottobre 2022, anche a causa di una serie di fattori che incidono nello stesso periodo. A dirlo è Arera, che parla di 7,3 milioni di clienti domestici che dovranno dire addio alla tariffa agevolata a partire proprio da quel mese. In percentuale, si tratta del 35,6% degli utenti italiani. In più, molti di loro dovranno fare i conti anche con la conclusione del bonus luce e gas prevista il 30 settembre.
Bollette gas e ricalcolo: cosa succede
Arera ha stabilito un nuovo criterio per fornire dati al governo in vista di provvedimenti per aiutare i ceti più bassi con le bollette. Per il gas, si prendeva a riferimento il mercato all’ingrosso per le aziende e si facevano i calcoli circa ogni 3 mesi. Ora l’ente sta valutando – e valuterà fino a gennaio 2023 – ogni mese in base al prezzo medio del mercato dell’energia.
Perché proprio fino a gennaio 2023? Perché in quel momento finirà definitivamente la tariffa del mercato tutelato, almeno per ora. Infatti, l’ente vorrebbe spostare il termine insieme a quello del mercato tutelato per l’utenza elettrica (la scadenza potrebbe quindi slittare a gennaio 2024, un anno dopo, ma con la fine del mercato tutelato per entrambe le utenze insieme).
A cosa serve il ricalcolo e perché c’era il mercato tutelato
Il mercato tutelato e i vari bonus sono stati pensati per proteggere i cittadini che non potevano pagare le bollette a causa delle impennate dei prezzi facilmente prevedibili con la crisi energetica. Aumento dei prezzi che, secondo il ministro Cingolani, dipendeva anche dalle speculazioni. Per evitare proprio queste ultime, c’è un nuovo sistema che costringe i gestori a informare in modo chiaro anche sui propri siti ufficiali se ci sono rincari e perché.