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Vedo verde

Paesi boschi

Da Milano a Londra, passando per Los Angeles e San José. Ecco i dieci progetti più interessanti volti a salvaguardare la vegetazione e la fauna selvatica nelle aree urbane secondo il Guardian.

4 Ottobre 2021 11:024 Ottobre 2021 13:10 Fabrizio Grasso
Da Milano a Londra, passando per Los Angeles e San José. I 10 progetti urbani volti a salvaguardare la vegetazione e la fauna selvatica

Un’oasi verde in pieno centro. Con la crescita incontrollata delle grandi città, la natura ha sempre meno spazio per fiorire. Sebbene i boschi siano in diminuzione, però, ci sono alcune aree urbane che hanno deciso di strizzare l’occhio al green. Da Milano a Wuhan, passando per Cape Town e San José, sono molteplici gli architetti e gli ingegneri che hanno dato vita a strutture capaci di esaltare il verde del nostro pianeta. Ecco i 10 progetti più interessanti scelti dal Guardian che supportano la salvaguardia della biodiversità.

I dieci progetti urbani per una città sostenibile 

1- Il bosco verticale di Milano

Partiamo dall’Italia. A Milano, nel centrale quartiere degli affari, sorgono due grattacieli totalmente avvolti dalla vegetazione. Forniscono una quantità di verde pari a 30 mila metri quadri di foresta. Il complesso del Bosco Verticale, progettato da Stefano Boeri, comprende due torri alte rispettivamente 80 e 112 metri, 800 alberi, 15 mila piante e 5000 arbusti piantati in grandi vasche su balconi a sbalzo. Grazie a un ottimo lavoro di ecologisti ed esperti botanici, sono in grado di attirare più di 1600 specie diverse di uccelli e farfalle. Il successo del progetto milanese ha consentito a Boeri di avviarne un altro. La prima città-foresta al mondo sorgerà a Liuzhou, in Cina.

Da Milano a Londra, passando per Los Angeles e San José. I 10 progetti urbani volti a salvaguardare la vegetazione e la fauna selvatica
Una veduta del Bosco Verticale di Milano (Getty)

2- I ponti per la fauna selvatica di Edomonton

Più di una dozzina di ponti e passaggi per la fauna selvatica. Questa la grande idea della città canadese di Edmonton che aiuta a mantenere intatta la connettività dell’habitat naturale delle specie animali riducendo il conflitto con gli umani. Uno dei più grandi è quello vicino a Big Lake, nella zona nord-ovest, che raggiunge i 30 metri di lunghezza e fornisce un cavalcavia per alci e ungulati. I più piccoli, invece, consentono il passaggio di salamandre e rane in modo che possano evitare le strade trafficate per raggiungere stagni e aree boschive. L’idea ha attirato l’attenzione di esperti in tutto il globo, tanto che a Los Angeles nascerà il più grande ponte per fauna selvatica al mondo su un’autostrada a 10 corsie.

3- Wuhan, la città delle spugne

Pavimenti permeabili, giardini pluviali, stagni artificiali e zone umide. Questo il vasto campionario con cui Wuhan, metropoli cinese divenuta celebre per essere stata epicentro della diffusione del Covid-19, ha deciso di difendere le aree urbane dalle inondazioni. Un tempo conosciuta come città dei cento laghi, la città ha oggi escogitato un metodo naturale che tutela anche le stesse specie vegetali. Un’idea che unisce 190 progetti. Secondo una stima riportata dal Guardian, il piano spugna ha consentito un risparmio di circa 600 milioni di dollari rispetto al classico sistema di drenaggio della città.

Leggi anche: Le città più sicure del mondo

4- Le aree protette per i caracal di Cape Town

I caracal, noti anche come linci del deserto, sono creature solitarie che molto raramente vengono a contatto con l’uomo. Tuttavia, a Cape Town, molti di loro muoiono a causa di incidenti con le auto in transito sulle strade più trafficate. Ecco perché la città sudafricana ha dato vita all’Urban Caracal Project, dove molti ricercatori catturano e monitorano tramite radiocollari gli esemplari presenti in natura, in modo da comprendere le ragioni dei loro spostamenti. Diverse anche le tenute protette, con vigneti e riserve naturali ideali per non far loro mancare nulla.

Da Milano a Londra, passando per Los Angeles e San José. I 10 progetti urbani volti a salvaguardare la vegetazione e la fauna selvatica
Un esemplare di caracal (Getty)

5- San José, la “Città dolce” che tutela le api

Curridabat, sobborgo di San José, ha deciso di dare la cittadinanza ad api e piante autoctone per creare un rifugio pionieristico per la fauna selvatica. La capitale del Costa Rica infatti ha realizzato vaste piantagioni di specie già diffuse nella regione per supportare la sopravvivenza dei principali impollinatori naturali dell’area. Dal 2016, nella Città dolce (questo il nome datole dagli esperti) si concentrano anche numerose iniziative in merito alla salute del suolo, alla gestione delle riserve d’acqua e alla coltivazione di cibo sano per la popolazione meno abbiente.

6- Le fattorie tascabili di Sydney

Convertire un club di bowling su prato in una fattoria. Questa l’idea del gruppo Pocket City Farms che in Australia, a Sydney, ha dato vita a un progetto di fattorie tascabili sempre più diffuso. L’esempio più interessante è quello di Camperdown, orto di 1200 metri quadri con unità di compostaggio di 16 metri quadri utilizzato per coltivare frutta e verdura biologica locale ed educare le persone verso un’alimentazione sana. L’azienda dispone anche di vari alveari e di una serra per le specie più delicate. Altre fattorie comunitarie in Australia includono la Sydney City Farm, la fattoria urbana Green Connect a Wollongong e Popes Produce, una fattoria urbana a Illawarra.

 

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7- Le acque grigie di Dodoma

L’acqua grigia, come sottolinea il Guardian, è sostanzialmente l’acqua utilizzata negli elettrodomestici di casa come lavatrici e lavastoviglie non più potabile. Il riciclaggio di quest’acqua (troppo spesso sprecata) ha letteralmente trasformato Nyerere Square, area centrale di Dodoma, capitale della Tanzania soggetta alla siccità. Da grande spazio in cemento, la piazza è oggi un parco urbano pieno di alberi e piante alimentati esclusivamente con le acque grigie. Oltre a fornire un riparo per le persone, l’area è in grado di attirare specie animali tra cui uccelli e insetti.

8- I prati fioriti di Berlino

Circa un milione e mezzo di euro per dare vita a cinquanta giardini selvatici. Questo il grande sforzo di Berlino per salvare la biodiversità della Germania. Il paese infatti ospita più di 580 specie di api, 300 delle quali solo nell’area della capitale, sempre più a rischio estinzione. Una ricerca del 2017 ha infatti affermato come dal 1989 la Germania abbia perso il 75 per cento degli insetti volanti. Per questo, nel 2019 è stata lanciata la petizione Salva le api, capace di ottenere in poco tempo circa 1,7 milioni di firme. Da allora sono sorti prati fioriti in tutta l’area urbana, oggi in grado di tutelare sempre più la vita selvatica.

Leggi anche: Le città più cool del mondo

9- Los Angeles e gli orti comunitari

Collegare persone di diversa estrazione sociale e incoraggiarle a mangiare cibi sani e freschi. Questo l’obiettivo del Los Angeles Community Garden Council che oggi gestisce 42 orti comunitari e offre aiuto e supporto a più di 6000 famiglie. Il progetto si snoda attraverso tre punti fondamentali: nei giardini tradizionali, i cittadini affittano un appezzamento per coltivare il cibo ad uso privato; negli orti didattici l’amministrazione insegna le tecniche di giardinaggio e la sana alimentazione; nelle fattorie urbane, i volontari coltivano ortaggi da vendere al pubblico o da dare alle persone bisognose. A guidare il progetto è il giardiniere gangsta Ron Finley di South Central Los Angeles, presente nel documentario Can you dig this?

10- Londra tutela i falchi pellegrini

Il falco pellegrino britannico è stato sull’orlo dell’estinzione. Come ricorda il Guardian, nel 2003 a Londra c’era una sola coppia, mentre ora se ne contano almeno trenta. La loro moltiplicazione è stata possibile grazie alla disponibilità di edifici alti dove nidificare, alla disponibilità di cibo e alla libertà dalle persecuzioni umane. Gli uccelli infatti sono oggi protetti dalla legge e da numerosi progetti volti a ristrutturare i loro siti di nidificazione. Ad un costo di oltre 100 mila sterline è stato creato un nido alternativo in cima a una torre appositamente costruita come parte della riqualificazione. Una nuova casa permanente sorgerà nel 2022.

Da Milano a Londra, passando per Los Angeles e San José. I 10 progetti urbani volti a salvaguardare la vegetazione e la fauna selvatica
I falchi pellegrini sulle torri di Londra (Getty)

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