Bimba uccisa dall’altalena: parroco e sindaco indagati per omicidio colposo
Per la morte di Alessia Prendi, la bimba uccisa da una trave che sorreggeva un'altalena, sono indagati parroco, sindaco e architetto.
Alessia Prendi è la bimba di 12 anni che lo scorso mercoledì sera è stata travolta e uccisa da una trave che sorreggeva corde per l’arrampicata e un’altalena. Adesso per la sua morte sono indagate tre persone: il parroco, il sindaco e l’architetto. L’accusa ipotizzata dalla Procura è quella di omicidio colposo.
Bimba uccisa dall’altalena: la dinamica della tragedia
Alessia Prendi mercoledì sera stava giocando nel cortile dell’oratorio parrocchiale di San Pelino, dove pare che ci fosse una custode incaricata solo di aprire e chiudere il cancello. Non è chiaro se la bimba di 12 anni si stesse dondolando sull’altalena o stesse tirando le corde per l’arrampicata. All’improvviso la struttura di legno ha ceduto: la trave l’ha colpita in pieno, non lasciandole scampo. Inutili i soccorsi, scattati repentinamente. “Hanno riaperto quell’oratorio solo per far morire mia figlia”, ha accusato la mamma, come ha riportato il Corriere della Sera.

Indagati parroco, sindaco e architetto
Per la morte della bimba la procura di Avezzano (L’Aquila) ha iscritto nel registro degli indagati il parroco don Antonio Allegritti e il sindaco facente funzioni Domenico Di Berardino. Nonché l’architetto Antonio Ferretti, referente di Lavori Pubblici, Urbanistica e Patrimonio del Comune di Avezzano. L’accusa ipotizzata è quella di omicidio colposo.
Il pm Maurizio Maria Cerrato ha firmato i provvedimenti dopo aver visionato la documentazione acquisita dai carabinieri che stanno indagando sul caso. Si tratta di documenti in parrocchia e negli uffici comunali. Il magistrato ha coordinato un vertice con gli investigatori. Non ha ancora deciso se disporre l’autopsia o se basterà solo un esame esterno al medico legale per ricostruire come sia morta Alessia. Poi la salma sarà messa a disposizione dei familiari per i funerali, forse già nel fine settimana.

Sui motivi della tragedia stanno indagando i carabinieri che, oltre a stabilire la dinamica dei fatti, dovranno accertare eventuali responsabilità su proprietari e gestori della struttura, oltre ad addetti al controllo dei bambini, presenti quando è avvenuto il dramma.