La madre di Kataleyna, la bimba scomparsa a Firenze, avrebbe ingerito volontariamente una piccola quantità di candeggina ed è stata portata in ambulanza al pronto soccorso. Trasferita in ospedale, con un’altra ambulanza, anche un’amica della donna.
Bimba scomparsa a Firenze: la madre ingerisce candeggina
Il quantitativo ingerito dalla donna non è letale e la donna non sarebbe in gravi condizioni. Ricoverata all’Ospedale di Careggi, al momento dei fatti è stata soccorsa da amici e familiari che come lei vivono dentro l’ex hotel Astor. Sul posto è intervenuto immediatamente il 118 che ha poi allertato la Polizia. Intanto intorno all’ex albergo alcuni occupanti hanno dato vita ad una breve manifestazione.
Si tratta di un gesto simile a quello del padre della bimba. L’uomo si trova in carcere a Sollicciano da tempo e, dopo aver saputo della scomparsa della piccola, ha ingerito del detersivo. Il giovane è stato portato in ospedale dove è stato sottoposto a lavanda gastrica.
Ieri, intanto, la madre è stata ascoltata in Procura dai pubblici ministeri Giuseppe Ledda e Christine Von Borries, quest’ultima delegata dalla Direzione distrettuale antimafia. «Non denuncio, ma riportatemi a casa la bambina», ha detto Kateherina.
Le indagini
Intanto, per quanto riguarda le indagini, si sta indagando per sequestro di persona a scopo di estorsione. Un reato di competenza della direzione distrettuale antimafia, ma nessun rapitore si è fatto ancora vivo tranne che per una telefonata. «Ho io la bambina», ha detto una voce in spagnolo telefonando ad uno dei numeri messi sui volantini. Gli inquirenti però pensano si possa trattare di un mitomane.
I magistrati si sono fatti consegnare degli screenshot delle segnalazioni e delle telefonate ricevute dalla madre e dall’amica. «Parliamo di rapimento, ma per ora solo da un punto di vista statistico, delle probabilità. Quasi sicuramente la bambina non è dentro l’albergo e l’ipotesi che sembra più probabile è che sia stata portata via da un adulto», ha affermato il comandante provinciale Gabriele Vitagliano.