Doveva portare la figlia all’asilo prima di andare al lavoro, un papà e carabiniere che presta servizio in una struttura dello Stato maggiore della Difesa, ma per una tragica dimenticanza, la piccola non vi è mai arrivata. A intuirlo per prima, la madre, recatasi alle 14 alla scuola d’infanzia vicino alla Direzione generale del personale militare dove lavora il marito. Alla risposta dei dipendenti dell’asilo, riservato ai dipendenti della struttura militare, che le hanno detto che la bimba non c’era, la donna si è immediatamente allarmata. Poco dopo, la terribile scoperta del decesso della bambina, avvenuto all’interno dell’auto parcheggiata poco distante.

Roma, il padre e la madre della bimba morta in auto sono in stato di shock
Secondo una prima ricostruzione, l’auto si trovava all’interno della cittadella militare della Cecchignola, che ospita uffici in uso alle forze armate nella zona Sud di Roma. Il primo a dare l’allarme sarebbe stato un passante, a cui sono andati in aiuto i militari di piantone nella cittadella dell’esercito. Uno dei militari avrebbe rotto un finestrino cercando di salvare la piccola, ma per la bimba non c’è stato nulla da fare. Il veicolo e l’area circostante sono stati sottoposti a sequestro dagli inquirenti. Il papà, come atto dovuto, è indagato per abbandono di minore nell’ambito della indagine avviata dalla Procura di Roma. La madre è stata sentita dagli inquirenti come persona informata sui fatti. Per chi indaga si è trattato di una tragica fatalità. Entrambi sono in stato di schock: sul posto è intervenuta una psicologa, mentre al carabiniere, da prassi, è stata ritirata l’arma.
L’obbligo del sensore nel seggiolino auto
Spetterà ora alle autorità capire se il seggiolino auto fosse dotato del dispositivo di allarme introdotto dall’articolo 172 del codice della strada e obbligatorio dal 2020. Il sensore, sancito dalla legge 117 del 1 ottobre 2018, disciplinato dal codice della strada e dal regolamento attuativo adottato nel 2019 con il decreto 122 del ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, può essere compreso all’interno di una dotazione di base o come un accessorio del veicolo, sempre con relativo fascicolo di omologazione. La sua installazione è volta a evitare le morti dovute alla cosidetta Forgotten Baby Syndrome, un fenomeno in costante crescita. Secondo la circolare della Polizia di Stato il sistema deve attivarsi automaticamente a ogni utilizzo, emettendo un segnale di allarme percepibile dentro e fuori il veicolo, che attiri tempestivamente l’attenzione. Dal 2020 sono previste delle sanzioni per il mancato uso dello stesso, con l’applicazione di una multa fino a oltre 300 euro, oltre alla decurtazione di ben 5 punti dalla patente.