Per Bill Gates dobbiamo prepararci a una pandemia peggiore del Covid

Redazione
20/01/2022

Il fondatore di Microsoft invita i governi a non farsi trovare impreparati e a investire su ricerca e vaccini.

Per Bill Gates dobbiamo prepararci a una pandemia peggiore del Covid

Dopo il Covid il mondo potrebbe essere colpito da una nuova pandemia con un indice di letalità ancora maggiore del coronovirus e una contagiosità pari a quella della variante Omicron. Per questo non dobbiamo farci trovare impreparati. Il monito arriva ancora una volta da Bill Gates. Il fondatore di Microsoft torna a invitare i Paesi più ricchi a contribuire finanziariamente mettendo in campo tutte le misure possibili per evitare o arginare i rischi dovuti a un nuovo e pericoloso agente patogeno.

Spendere miliardi in ricerca per risparmiare trilioni di danni economici

Intanto la Bill&Melinda Gates Foundation e il Welcome Trust del Regno Unito sono pronti a donare 300 milioni di dollari alla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi), una fondazione nata nel 2017 dopo l’epidemia di Ebola del 2014-2015 che raccoglie donazioni da organizzazioni pubbliche, private, filantropiche e dalla società civile, per finanziare progetti di ricerca indipendenti per sviluppare vaccini contro le malattie infettive emergenti e garantirne un accesso equo durante le pandemie. Recentemente Cepi ha contribuito al programma Covax per distribuire vaccini anti-Covid a Paesi a basso e medio reddito. L’obiettivo della fondazione è raccogliere 3,5 miliardi di dollari per ridurre il tempo di sviluppo di un nuovo vaccino a 100 giorni. Come ricostruito dal Financial Times ieri, Gates ha sottolineato come siano stati filantropi e governi ricchi a dover affrontare l’iniquità nella distribuzione dei vaccini. «Quando si parla di spendere miliardi per risparmiare trilioni di danni economici e decine di milioni di vite, direi che è una polizza assicurativa piuttosto buona», ha ricordato Gates. Insomma i soldi investiti per garantire una copertura vaccinale a tutti i Paesi sono ben spesi. Non solo.

Dopo il Covid potrebbe arrivare una nuova pandemia ancora più letale: lo ha detto Bill Gates
Bill Gates (Getty Images).

La ricerca su nuovi agenti patogeni potrebbe risolvere emergenze sanitarie come Hiv e Tbc

La ricerca per prepararsi a una futura nuova pandemia potrebbe rivelarsi utile anche per risolvere emergenze sanitarie già esistenti. Per esempio potrebbe portare a un vaccino contro l’Hiv e nuovi e più efficaci vaccini contro la malaria e la tbc. Malattie che continuano a uccidere senza creare scalpore. Giusto per dare un’idea, secondo il World malaria report del 2020, nel 2019 sono stati registrati 229 milioni di casi in 87 Paesi endemici per malaria; 409 mila decessi di cui il 67 per cento (274 mila) rappresentato da bambini di età inferiore ai cinque anni. Il 94 per cento dei casi e il 95 per cento dei decessi si è verificato in Africa. Per quanto riguarda la tubercolosi, invece, sebbene sia una malattia che si può prevenire e curare, si stima che nel 2019 abbia colpito circa 10 milioni di persone (quasi 28 mila persone al giorno) e causato oltre 4 mila decessi al giorno.

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Le ‘profezie’ di Gates: dopo le pandemie, il bioterrorismo e il Climate Change

Bill Gates, che a dicembre si diceva prudentemente ottimista circa la fine della pandemia Covid nel 2022, lo scorso febbraio aveva messo in guardia su altre sfide: su tutte il bioterrorismo e il Climate Change. In un’intervista con il divulgatore scientifico Derek Muller sul canale Youtube Veritasium, il fondatore di Microsoft era tornato sul famoso Ted Talk del 2015 intitolato La prossima epidemia? Non siamo pronti da molti erroneamente interpretato come una vera profezia tanto da alimentare teorie del complotto.

 

 

«Qual è stato il mio errore? Dovevo cercare di essere più persuasivo?», ha spiegato Gates. «Esistono parecchi virus respiratori e di tanto in tanto qualcuno si sviluppa e si afferma diventando molto contagioso. Queste malattie fanno molta paura perché uno è contagioso, spesso senza sapere di esserlo, mentre passeggia in strada, viaggia in bus o in aereo. Un virus come l’Ebola invece ha una carica virale altissima quando il malato è già ricoverato in ospedale». Alla domanda su quale potrà essere la nuova minaccia alla quale l’umanità non sarà in grado di rispondere in tempo, Gates ha risposto: «Il primo è il cambiamento climatico che ogni anno registra un numero di vittime ben maggiore di quello che abbiamo avuto con questa pandemia. E poi c’è il bioterrorismo. Se qualcuno vuole fare dei danni può creare un virus, il che significa che le probabilità che ciò accada sono molto più alte di un’epidemia naturale come quella attuale».