Bice Biagi, figlia di Enzo, è morta all’età di 75 anni. La notizia del decesso è stata data da Articolo 21, associazione co-fondata inseme al padre e alla quale la donna contribuiva nel ruolo di garante. Durante la sua carriera ha sempre avuto come impegno la difesa dei diritti delle donne e come baluardo di riferimento la Costituzione.
Bice Biagi morta a 75 anni
Originaria di Bologna, Bice si è spenta questa mattina. Descritta come forte e volitiva, ironica e franca, sul sito dell’associazione si legge che «è sempre stata accanto al padre nella lotta contro l’editto bulgaro di Berlusconi che si abbatté su di lui, Luttazzi e Santoro il 18 aprile 2002, quando era alla Rai». Il riferimento è alla dichiarazione rilasciata dall’allora Presidente del Consiglio che accusò i suddetti giornalisti di «uso criminoso» della televisione pubblica, affermando che sarebbe stato «un preciso dovere della nuova dirigenza» Rai non permettere più il ripetersi di tali eventi – parole che vennero interpretate dall’opposizione e da una parte dell’opinione pubblica come un auspicio per l’allontanamento dei tre dall’azienda, cosa che effettivamente accadde.

Articolo 21 ha poi ricordato l’impegno di Bice nella difesa dei diritti delle donne e della Costituzione: «All’epoca dei primi movimenti studenteschi era iscritta alla Facoltà di Lettere alla Statale di Milano ed era già molto attiva nel sostenere battaglie di libertà».
«Un vuoto incolmabile come quello lasciato da Enzo»
«Ho imparato da mio padre che, a rendere davvero libera una donna, era soprattutto il lavoro. Su tale principio ho basato la mia attività di giornalista e quella personale», diceva di sé. Dall’attentato di Piazza Fontana fino alla rivoluzione culturale del ‘68 e agli anni 70, la donna è stata testimone dei profondi cambiamenti del mondo e della società da protagonista, raccontandoli. «Una perdita dolorosa, un vuoto incolmabile come quello lasciato da Enzo, tra i fondatori insieme a Bice di Articolo 21», si legge sul sito dell’associazione.

Nel 2008, la donna aveva pubblicato per la Rizzoli Editore un libro dedicato al padre, In viaggio con mio padre, e dallo stesso anno presiedeva, insieme alla sorella Carla, il comitato promotore del Premio Enzo Biagi.