«In questi mesi ho lasciato scivolare su di me tutte le emozioni, belle e brutte, senza combatterle, ho cercato di godermi ogni istante di questa gravidanza senza pensare al dopo e cerco di farlo anche adesso che manca meno di un mese al parto e di notte quando lui mi tiene sveglia a volte sento le ansie che crescono, non so a cosa andrò in contro, ma per quanto riesca ad immaginarmi ogni dettaglio, so che sarà diverso da come l’ho sognato» racconta Bianca Atzei nel suo monologo a Le Iene.
Bianca Atzei, cosa ha detto a Le Iene nel monologo sulla gravidanza
«Non mi piace l’idea di soffrire e so che non voglio farlo, ma invece che chiamare la ginecologa ogni ora, cerco di abbandonarmi all’idea che sarà quel che sarà, e che il modo in cui partorirò sarà in gran parte dovuto alla biologia, alla sorte e alla competenza dei medici, cerco di essere grata perché ho la fortuna di partorire un figlio che ho sempre desiderato e questo purtroppo per molte donne non è possibile, sono grata perché arriva dopo tre anni di tentativi, esami, punture, prelievi, dopo un figlio perduto, dopo che la nostra coppia ha affrontato e superato mille difficoltà» ha confessato.

La donna ha una gravidanza dopo tre anni di tentativi. «Così quando quelle paure mi fanno visita nel cuore della notte, io faccio un respiro profondo e provo a lasciarle scivolare via, ad avere fiducia, perché so che tra pochi giorni, quando lui sarà finalmente qui con noi, lo accoglieremo nello stesso modo in cui abbiamo iniziato a cercarlo tre anni fa: con amore» conclude.
Le difficoltà prima della gravidanza
Ora manca meno di un mese alla fine del periodo di gravidanza. I futuri genitori sono prontissimi per salutare il nuovo arrivato, ma il messaggio della Atzei tocca nel profondo tutte le donne.

Infatti, è partita da subito una valanga di commenti di solidarietà sui social per la neo mamma che ha vissuto così tante difficoltà per avere un bambino.