Missione compiuta. Jeff Bezos, nel 52esimo anniversario dell’allunaggio, con il New Shepard della Blue Origin, la compagnia aerospaziale di Amazon, ha tagliato la linea di Kármán volando a oltre 100 chilometri d’altezza e raggiungendo così il confine dello spazio. Dopo 11 minuti è rientrato con successo a bordo di una navetta a forma di uovo agganciata al paracadute. «È il più bel giorno della mia vita», ha gridato eccitato il miliardario. Oltre a Bezos e i due piloti, l’equipaggio era composto dal fratello di Mr Amazon, Mark, lo studente diciottenne Oliver Daemen (che ha preso il posto di uno sconosciuto paperone che si era aggiudicato un biglietto per 28 milioni di dollari, poi ritiratosi quasi all’ultimo) e Wally Funk, una pilota di 82 anni addestrata dalla Nasa negli Anni 60, ma mai partita per una missione spaziale.
Branson con la Virgin Galactic ha vinto la corsa allo spazio
L’11 luglio a compiere l’impresa era stato il miliardario britannico Richard Branson che era decollato dal deserto del Nuovo Messico a bordo della sulla navicella Virgin Galactic. La Spaceflight Unity 22 ha portato l’equipaggio – oltre Branson altri cinque piloti – a un’altitudine di circa 85 chilometri. «È stata l’esperienza di una vita», aveva commentato il magnate Uk. Ora si apre la strada per i viaggi commerciali verso lo spazio. Un turismo intergalattico riservato almeno per ora a multimiliardari.