Berlusconi-Fascina, il grande giorno del “quasi matrimonio”

Redazione
19/03/2022

La cerimonia accompagnata dal suono di un violino, poi il ricevimento con menù proposto da un ristorante tristellato. Grande assente il figlio dell'ex premier Pier Silvio, per timore del Covid (ma gli invitati si sono sottoposti al tampone).

Berlusconi-Fascina, il grande giorno del “quasi matrimonio”

Il giorno del matrimonio simbolico tra Silvio Berlusconi e Marta Fascina è arrivato. La celebrazione, voluta dalla 32enne deputata di Forza Italia che da tre anni è accanto al fondatore 85enne del partito, compensa un rito reale che sembrava vicino, ma al quale si sono opposti i figli dell’ex premier per questione ereditarie. L’unione celebrata oggi tra i due non ha vincoli giuridici o civili, ma la festa che ha seguito la cerimonia non ha niente da invidiare a quelle dei veri matrimoni. Anzi. Ecco le cose da sapere sulle “quasi nozze” Berlusconi-Fascina.

Berlusconi-Fascina, la cerimonia e il ricevimento a Villa Gernetto

La cerimonia che ha sancito l’unione simbolica tra Silvio Berlusconi e Marta Fascina, accompagnata dalla musica di un violinista, è stata celebrata nella piccola cappella di Villa Gernetto a Lesmo, in Brianza: la lussuosa residenza, tra l’altro, è la sede dell’università telematica voluta da Berlusconi, l’Universitas Libertatis.

Berlusconi-Fascina, il grande giorno del “quasi matrimonio”. Le cose da sapere sulla cerimonia che ha sancito l'unione tra i due.
Villa Gernetto (GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images)

Gli outfit dei “quasi sposi” Berlusconi-Fascina

Berlusconi veste un completo Armani blu con un mughetto all’occhiello, mentre la “quasi moglie” Fascina indossa un abito bianco in pizzo francese, con corpetto, mezzo colletto, scollatura casta a V e un ampio strascico bianco creato dallo stilista Antonio Riva. Di mughetto anche il bouquet, in pendant con l’occhiello di Berlusconi. Marta Fascina dovrebbe indossare quattro abiti nell’arco della giornata.

Pier Silvio il grande assente tra gli invitati

Presente praticamente tutto il clan Berlusconi: il fratello Paolo e i figli Marina, Barbara, Eleonora e Luigi con i nipoti. Assente come annunciato il secondogenito Pier Silvio, che in questo periodo preferisce tenersi lontano da eventi affollati per paura del Covid (tutti gli invitati hanno effettuato un tampone molecolare). Tra gli invitati ci sono poi Marcello Dell’Utri, Gianni Letta, Fedele Confalonieri, Adriano Galliani, Niccolò Ghedini Alberto Zangrillo, Renato Della Valle, Licia Ronzulli, Anna Maria Bernini, Antonio Tajani, Valentino Valentini, Vittorio Sgarbi, Matteo Salvini e persino Gigi D’Alessio. «Mi ha fatto un grande regalo ad esserci. Insieme abbiamo scritto quasi 130 canzoni», ha scherzato Berlusconi, come racconta il Corriere della Sera. Presenti, naturalmente, tutti i parenti di Marta Fascina. E c’è anche il cagnolino Dudù.

Berlusconi-Fascina, il grande giorno del “quasi matrimonio”. Le cose da sapere sulla cerimonia che ha sancito l'unione tra i due.
Silvio Berlusconi e Marta Fascina (Instagram)

Il ricevimento, dal menù al duetto Berlusconi-Confalonieri

Villa Gernetto è stata addobbata a festa: Berlusconi ha fatto disporre 150 statue nei giardini all’italiana e la fontana principale ha un getto a forma di torta nuziale. Al termine della cerimonia, gli invitati si sono spostati all’Interno di Villa Gernetto per l’aperitivo, nella Sala dei passi perduti. Il pranzo è stato invece servito nel Salone delle feste. Il menù, preparato dal ristorante tristellato “Da Vittorio”, ha proposto: mondeghili di vitello al limone con crema di sedano rapa come antipasto; gnocchetti di ricotta e patate allo zafferano, robiola e pan pepato e paccheri «alla Vittorio»; come secondo tagliata di manzo al vino rosso con patata fondente e crema di carote alla cannella. Dopo il pranzo il taglio della torta, che sarà a tre piani, quanti gli anni d’amore vissuti da Silvio Berlusconi e Marta Fascina. Ma prima c’è stato il duetto Berlusconi-Confalonieri (rispettivamente voce e pianoforte) in una serie di classici della canzone francese, con l’eccezione del dialetto milanese di O mia bela Madunina.