M5s, dopo il contratto a Beppe Grillo i creditori battono cassa

Redazione
02/05/2022

Secondo alcune indiscrezioni il Movimento avrebbe 300 mila euro di debiti, risalenti ai tempi della gestione Vito Crimi: esattamente la cifra che sarà versata ogni anno al cofondatore per l’uso del suo blog.

M5s, dopo il contratto a Beppe Grillo i creditori battono cassa

I 300 mila euro annui garantiti dal M5s a Beppe Grillo per l’uso del suo blog non solo stanno provocando reazioni nei parlamentari pentastellati, ma anche tra i creditore del partito. Lo riporta Repubblica: il Movimento è stato messo da alcuni suoi creditori. Fornitori, analisti, esperti e professionisti che hanno emesso fattura mesi fa, senza aver però mai visto un soldo. Secondo alcune indiscrezioni, scrive il quotidiano romano, il debito complessivo (risalente alla gestione di Vito Crimi) si aggira sui 200/300 mila euro. In pratica, la cifra che sarà versata ogni anno al cofondatore Grillo.

Dopo il contratto a Beppe Grillo, i creditori del M5s battono cassa. Il Movimento avrebbe 300 mila euro di debiti.
Beppe Grillo a un evento del M5s (GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images)

M5s, chi ha lavorato gratis ora chiede di essere pagato

«Ci sono più soggetti che si sono dovuti rivolgere agli avvocati per avere ciò che gli spetta. È imbarazzante: professionisti costretti a vie legali verso una forza politica che governa il Paese, ma che non ha neanche la dignità di rispettare le proprie obbligazioni verso dei lavoratori», aveva detto a fine marzo Enrica Sabatini, socia con Davide Casaleggio di Rousseau. Nell’estate 2021 lo storico notaio Valerio Tacchini, dopo aver dato le dimissioni da responsabile della protezione dati del Movimento, del quale aveva fatto parte per 15 anni, lavorando gratis, aveva detto di voler emettere parcella per quanto fatto negli ultimi tre anni: pochi giorni fa, parlando con Adnkronos, ha fatto capire di non aver ancora ricevuto il saldo. Un altro professionista vicino al M5s e pronto a battere cassa, scrive Repubblica, è l’avvocato Andrea Ciannavei: per anni il suo studio romano è stata la sede formale del Movimento 5 stelle.

Dopo il contratto a Beppe Grillo, i creditori del M5s battono cassa. Il Movimento avrebbe 300 mila euro di debiti.
Beppe Grillo, cofondatore del M5s (GettyImages)

M5s, il nodo delle restituzioni

Il dossier è in mano al tesoriere, Claudio Cominardi: i gruppi parlamentari non hanno problemi di liquidità, sebbene i fondi possano essere versati al M5s solo per l’attività relativa alle Camere. Le casse del partito, piuttosto, sono legate alla contribuzione degli eletti pentastellati. Ma sembra che siano in parecchi, diverse decine, a non versare da mesi la propria quota di 2.500 euro. Con la legislatura che si avvia alla conclusione e la possibile non rielezione alle Camere, i parlamentari sono sempre meno inclini alla restituzione.