La Guardia di Finanza ha contestato più di 2.800 violazioni per quanto riguarda la benzina. Il conteggio per le violazioni parte da marzo 2022, quando è stato riscontrato l’aumento del prezzo generalizzato del costo dell’energia. Le verifiche da parte delle Fiamme Gialle sono state 5.187, per un totale di 2.809 violazioni contestate.
Benzina, violazioni 2022 secondo la Guardia di Finanza
Settecentodiciassette di queste violazioni riguardano la mancata esposizione del prezzo prima di fare il pieno, oppure un prezzo all’esterno dell’attività diverso da quanto riportato nelle scritte prima del servizio. I controlli riguardano soprattutto la distribuzione autostradale e i contesti territoriali particolarmente sensibili, ma la Guardia di Finanza prevede controlli su tutto il territorio nazionale. Seicentosessanta reparti operativi sono impegnati in queste operazioni con l’aiuto anche dei reparti speciali.

L’attività della Guardia di Finanza ha tre direzioni principali. La prima è la vigilanza sui prezzi della benzina e non solo. Poi, arriva l’intervento dei reparti speciali dove è necessario. Infine, ci sono le attività con l’intesa dell’attività giudiziaria. Secondo la Gdf, le ipotesi di reato per chi ritocca il prezzo dei carburanti fuori dai parametri normativi sono «Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio» secondo le forze dell’ordine.
I dati
Altre 2.092 violazioni sarebbero per omessa comunicazione al ministero per quanto riguarda i prezzi. I dati si riferiscono al perioso marzo-dicembre 2022.

Per il 2023, la Guardia di Finanza assicura «Un’attività di enforcement strutturata e capillare sul territorio, anche al fine di contribuire a calmierare gli aumenti dei prezzi». Proprio a marzo 2022, il Comando Generale aveva spiegato ai reparti speciali l’obiettivo di: «Implementare il sistema di vigilanza degli impianti di distribuzione stradale di carburante e dei depositi commerciali, rivolgendo particolare attenzione alla dinamica dell’andamento dei prezzi nella fase di variazione delle aliquote di accisa».