Vola il prezzo della benzina: oltre 1,67 euro al litro
L’Unione Nazionale dei Consumatori avverte: a rischio una stangata da 280 euro all’anno per le famiglie
Non si arresta la corsa al rialzo della benzina a causa dell’aumento dei prezzi del greggio e dei costi crescenti della logistica. Secondo i dati settimanali del ministero della Transizione ecologica, in modalità self service, il costo di un litro di benzina è arrivato a 1,676 euro mentre il gasolio si “ferma” a 1,523 euro. Si conferma il raggiungimento del record dal 27 ottobre 2014, ossia quasi 7 anni fa, quando svettò a 1,681 euro al litro.
Caro benzina: l’allarme dell’Unione Consumatori
«Non si arresta l’impennata dei prezzi dei carburanti, dopo che settimana scorsa la benzina aveva raggiunto il record da sette anni. Purtroppo le cattive notizie per gli automobilisti non finiscono qui» Lo denuncia Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. Che aggiunge: «La benzina, arrivando a 1,676 euro al litro, conferma il raggiungimento del record dal 27 ottobre 2014, ossia quasi 7 anni fa, quando svettò a 1681 euro al litro, mentre il gasolio, toccando i 1,523 euro al litro, raggiunge il valore massimo dal 27 maggio 2019, quando si attestò a 1.525 euro al litro».
Aumento dei prezzi della benzina: la stangata per le famiglie
«Dall’inizio dell’anno, dalla rilevazione del 4 gennaio, un pieno da 50 litri è aumentato di 11 euro e 74 cent per la benzina e di 10 euro e 22 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, del 16,3 e del 15,5 per cento. Su base annua è pari a una batosta ad autovettura pari a 282 euro all’anno per la benzina e 245 euro per il gasolio» prosegue Dona.
L’incremento dei costi delle revisioni
«Nel silenzio generale è stato pubblicato venerdì scorso in Gazzetta ufficiale il decreto del ministero delle Infrastrutture che fa decollare la tariffa di revisione dei veicoli a motore da 45 a 54,95 euro, quasi 10 euro in più, con un rincaro di oltre il 22 per cento. Insomma il Governo, invece di ridurre le imposte sui carburanti, come ha fatto per luce e gas, ha pensato bene di dare il via libera, dal primo novembre, all’aggiornamento della tariffa per la revisione, gravando ulteriormente sui già tartassati automobilisti» conclude Dona.