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Processo per tentata estorsione, Benzema non si presenta in tribunale

Nel 2015 il calciatore del Real Madrid avrebbe partecipato a un ricatto a luci rosse ai danni del compagno di nazionale Valbuena.

20 Ottobre 2021 13:3520 Ottobre 2021 13:36 Redazione
Processo per tentata estorsione, Benzema non si presenta in tribunale. Le cose da sapere sul presunto ricatto a Valbuena.

Ieri sera ha giocato in Champions League in Ucraina e, come gli succede spesso, non ha fallito l’appuntamento con il gol. In patria, invece, ha mancato quello con il tribunale. L’attaccante del Real Madrid e della Francia Karim Benzema era infatti assente oggi alla prima udienza del processo che lo vede accusato di complicità in tentato ricatto ai danni del compagno di nazionale Mathieu Valbuena. Il centrocampista dell’Olympiakos, che sarebbe stato ricattato per dei video hot, si è invece regolarmente in aula. Il processo si tiene a Versailles, alle porte di Parigi, dopo sei anni di colpi di scena legali.

Benzema, quel consiglio sospetto a Valbuena

34 anni a dicembre, candidato al Pallone d’Oro e dal 2009 titolare nel Real Madrid, Benzema è uno degli attaccanti più forti della sua generazione. Ma potrebbe aver compiuto un grosso passo falso fuori dal campo: insieme ad altre quattro persone è accusato di essere l’esecutore di un tentativo di ricatto a luci rosse ai danni di Valbuena. I fatti risalgono al 6 ottobre 2015, quando nel Centro tecnico della nazionale francese a Clairefontaine Benzema consigliò caldamente («Attenzione, Mathieu, sono veri delinquenti») al compagno nei Bleus Valbuena di pagare i ricattatori che minacciavano di render pubblico un suo video hard: qualche mese prima gli era stata chiesta una somma di 150 mila euro. Un consiglio amichevole per Benzema e i suoi legali, “pressione dolosa” per l’accusa e Valbuena, convinto che il compagno di squadra fosse in qualche modo legato ai ricattatori.

Benzema, lo scandalo e l’esclusione dalla Francia

Per aiutare Valbuena, Benzema si offrì infatti di presentargli l’amico d’infanzia Karim Zenati, «uno di fiducia», a sua volta contattato dai due presunti ricattatori, Axel Angot e Mustapha Zaouaoui. Che, per estorcere soldi a Valbuena, prima avevano tentato di coinvolgere l’ex attaccante della Lazio Djibril Cissé. Lo scandalo scoppiato nel 2015 sfociò poi nella messa al bando di entrambi dalla nazionale, che a Benzema in particolare (sarebbe stato certo della convocazione) è costata l’assenza ai Mondiali di Russia 2018 in cui la Francia fu proclamata campione.

Benzema, cosa rischia l’attaccante del Real Madrid

Rientrato da poco in nazionale, Benzema rischia cinque anni di carcere per tentata estorsione, più una multa di 75 mila euro. Già nel 2010 era finito nell’occhio del ciclone insieme a Franck Ribery per aver avuto rapporti minorenni con la escort minorenne Zahia Dehar, venendo poi assolto per assenza di prove sufficienti a dimostrare che i due fossero a conoscenza dell’età della ragazza.

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