Benzema è stato condannato a un anno di carcere

Redazione
24/11/2021

La pena sottoposta alla condizionale. La stella francese del Real Madrid e dei Bleus, è stato giudicato colpevole di complicità nel tentativo di ricattare l’ex compagno di squadra per un video a sfondo sessuale.

Benzema è stato condannato a un anno di carcere

L’attaccante del Real Madrid e della nazionale francese Karim Benzema è stato condannato a un anno di carcere, con la condizionale, per il caso del cosiddetto “sextape”. Il giocatore è stato riconosciuto colpevole di complicità nel tentativo di ricatto dell’ex compagno di squadra Mathieu Valbuena, finito nei guai per un video hard.

La sentenza è stata emessa dal tribunale penale di Versailles che ha ritenuto colpevole il giocatore e ha stabilito anche il pagamento di 75mila euro di multa. La stella francese del Real Madrid e dei Bleus, è stato giudicato colpevole di complicità nel tentativo di ricattare l’ex compagno di squadra per un video a sfondo sessuale. I legali dell’attaccante hanno subito annunciato ricorso. Contro gli altri quattro imputati il tribunale penale di Versailles ha emesso condanne che vanno da 18 mesi di reclusione con sospensione della pena a due anni e mezzo. Il calciatore non ha partecipato al processo e non era presente quando è stata letta la sentenza.

Benzema, cosa è successo

Benzema era andato a processo assieme ad altre 4 persone, per una vicenda che risale a 6 anni fa. Valbuena, attualmente all’Olympiacos, era stato ricattato per impedire la diffusione di un video in cui era impegnato in un atto sessuale. Al centrocampista furono anche chiesti 150mila euro, ma lui decise di denunciare il tutto alle autorità. Benzema, suo compagno di nazionale, intervenne per offrire il suo aiuto come intermediario con chi aveva il video e finì anch’egli sotto indagine, anche per un’intercettazione in cui lui stesso parlava della vicenda.

Perché Benzema è stato ritenuto colpevole

La Corte di Versailles ha ritenuto che la conversazione che Benzema ha avuto con Valbuena in cui ha cercato di convincerlo a entrare in contatto con i ricattatori costituisce un intervento «deliberato» affinché il centrocampista pagasse per impedire la trasmissione del video. L’avvocato di Benzema ha detto: «La corte ha chiaramente indicato che Karim non era a conoscenza delle manovre preliminari. Siamo piuttosto sbalorditi da questa sentenza. Il ricorso è necessario».