Fa discutere la scelta del nome della società di nuova costituzione creata dalla holding Edizione della famiglia Benetton, che servirà per lanciare un’offerta insieme al fondo Blackstone sulla totalità delle azioni di Atlantia (di cui già possiedono il 30 per cento): la newco è stata infatti battezzata Schemaquarantatre. 43, il numero delle persone che persero la vita a Genova il 14 agosto 2018, nel crollo del Ponte Morandi.

Schemaquantatre, lo sdegno dei parenti delle vittime del Ponte Morandi
Netta la presa di posizione del Comitato Parenti Vittime Ponte Morandi, che su hanno pubblicato un comunicato: «Quello che avete letto è forse una barzelletta? In realtà non lo è, infatti il nome SCHEMA 43 (come i nostri morti nel crollo del Ponte Morandi, come il numero delle famiglie lasciate in ginocchio) è il nome della società che gestirà le quote societarie dei Benetton acquisite con i soldi degli italiani, sulla pelle delle nostre famiglie, ci sono o ci fanno? Oppure “l’operazione dei 43” è stata cosi’ redditizia da leccarsi ancora i baffi? Siamo schifati, amareggiati, delusi, non resta altro da dire. Ma dove viviamo?», si legge nella nota firmata da Egle Possetti.
Schemaquantatre, il significato del nome della newco dei Benetton
Non c’è alcuna correlazione tra il numero delle vittime e il nome della newco: Edizione, finanziaria della famiglia Benetton, ha utilizzato spesso il termine “Schema”, abbinato a numeri progressivi, per indicare i suoi veicoli finanziari operativi. Per lanciare l’offerta, i Benetton utilizzeranno parte degli 8 miliardi di euro ricevuti dallo Stato per la vendita della partecipazione dell’88 per cento in Autostrade.

Schemaquantatre, Paita: «Evitare ogni possibile fraintendimento»
Forse, in questo caso, la famiglia Benetton avrebbe potuto fare uno strappo alla regola. È quanto suggerisce lo stesso comitato: «Possiamo capire la ratio nella gestione del nome dei veicoli finanziari operativi della famiglia Benetton. Ma un minimo di attenzione, di etica avrebbero dovuto usarla. Invece proprio su questa operazione ci è sembrato di gran cattivo gusto». Così Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti della Camera: «Anche se i Benetton spiegano che il nome Schemaquarantatre ha un significato diverso rispetto a quello del numero delle vittime del ponte Morandi, è bene che lo cambino: va assolutamente evitato ogni possibile, terrificante fraintendimento. Certo, non si può fare a meno di rilevare con amarezza che i Benetton dimostrano ancora una volta una totale inadeguatezza e un’imperdonabile mancanza di tatto nei confronti delle vittime di quella immane tragedia e delle loro famiglie».