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Loretta Goggi, Chiara Francini e la triste gag su Mario Rosini

Goggi e Chiara Francini a Benedetta Primavera hanno bullizzato il maestro Mario Rosini, spacciandolo per una meteora tornata nell’ombra dopo il secondo posto a Sanremo 2004. Una gag imbarazzante, perché denota ignoranza. E perché il successo, quello vero, non è solo imbucarsi all’Ariston o finire in prima serata su Rai1.

14 Marzo 2023 14:06 Michele Monina
Loretta Goggi, Chiara Francini e la triste gag su Mario Rosini

«Mario, dove sei, facci sapere, twittaci». Questo, parola più parola meno, il becero appello che Chiara Francini ha lanciato a Mario Rosini durante la prima puntata di Benedetta Primavera, show di, su, con Loretta Goggi. Un becero appello avvenuto durante una chiacchierata con la padrona di casa, complice di tanto becerume. E dire che il tutto era partito da un presupposto anche corretto: sottolineare come alle donne tutto venga fatto cadere un po’ dall’alto, con tutta una serie di ostacoli spesso evitati ai colleghi maschi.

Loretta Goggi, Chiara Francini e la triste gag su Mario Rosini
Chiara Francini e Loretta Goggi a Benedetta Primavera.

Il Festival anomalo del 2004 e lo sketch infelice su Mario Rosini 

L’esempio portato da Chiara Francini, poco più di un mese fa a vestire i panni della co-conduttrice del Festival di Sanremo a fianco di Amadeus e Gianni Morandi, non si è capito bene a che titolo, è quello del Festival 2004, quello condotto da Simona Ventura, Tony Renis nei panni del direttore artistico, sia mai che una donna può fare sia l’uno che l’altro, come per dire Amadeus, o Baglioni, o Carlo Conti prima di lui, aggiungo io. Un Festival anomalo, ha raccontato Francini, con la sua voce gracchiante, perché non c’erano nomi famosi, per via, ha detto poco informata, di uno sciopero delle case discografiche. In realtà si trattava di un vero e proprio boicottaggio. Unico presente per le major Paolo Meneguzzi, a causa di una trattativa andata male riguardo i compensi relativi alla partecipazione dei Big al Festival stesso. Fatto che portò al boicottaggio e quindi a un cast sulla carta anomalo, in realtà piuttosto interessante, proprio per la sua anomalia. Vinse Marco Masini, con L’uomo volante, secondo il malcitato Mario Rosini – introducendolo, a breve ci arriviamo, Francini l’ha chiamato Marco, come un Emilio Fede in epoca forzaitaliota – ma nel cast c’erano Piotta, arrivato giustamente ultimo, a quello ambiva, sulla scia di Zucchero, Vasco e altri, poi Neffa, Danny Losito con le Las Ketchup, Mario Venuti. Rosini è stato tirato incautamente in ballo da Francini, evidentemente in uno sketch preparato, perché nel chiedere a una intontita Loretta Goggi: «Sai chi è arrivato secondo? Marco Rosini», ha lanciato il filmato della proclamazione. L’idea, temo volesse essere una gag, era sottolineare come fosse arrivato secondo un perfetto sconosciuto, presto tornato nel dimenticatoio. Il tutto sottolineato da commenti come questo: «Ma uno se è sconosciuto va a Castrocaro», dalla voce di Loretta Goggi, o da risatine sceme, lì a chiedere a Mario di farsi vivo, come per placare una certa preoccupazione sulle sue condizioni.

Evidentemente il jazz non passa da casa Goggi

Ora, mettere in discussione i meriti che hanno portato Chiara Francini, nessun film o programma o altro di particolare successo nel suo cv, a vestire i panni della co-conduttrice sarebbe scorretto, non lo facciamo. Però va sottolineato che denigrare un perfetto sconosciuto – questo pensavano Francini e la sua complice Loretta Goggi, per dirla con Coletta la più grande imitatrice italiana con all’attivo la hit che ha dato il titolo al programma, rovesciandolo, Maledetta primavera in Benedetta Primavera – non è esattamente il top di gamma se si è in prima serata sulla rete ammiraglia del servizio pubblico. Non lo è neanche se si è in due, dentro l’abitacolo di una macchina, a chiacchierare mentre si rincasa dopo aver fatto nottata da qualche parte, men che meno in prima serata su Rai1. Non lo è perché denigrare chi non ha avuto successo, tanto più se il successo non lo si ha o lo si ha non si è esattamente capito perché, non sembra concetto da veicolare coi famosi soldi del canone. E perché comunque, qui temo stia in realtà il tasto più dolente, non sapere chi sia Mario Rosini, avendo da poco presentato Sanremo, ed essendo, è il caso di Loretta Goggi, in quel campo da un numero di anni tale da far pensare che certe cadute di stile siano magari imputabili a rincoglionimento senile più che a semplice e becera ignoranza, è una aggravante non di poco conto. Perché Mario Rosini non sarà personaggio che passa in prima serata su Rai1, ma esiste tutto un mondo che non ambisce a farlo, che si occupa d’altro, che insegue magari più un successo personale che una fama effimera, come potrebbe essere quella di stare seduta di fronte a Goggi in prima serata il sabato sera o al fianco di Amadeus all’Ariston esponendo un wonderbra strizzante. Ma Mario Rosini è un artista il cui talento è riconosciuto universalmente, il jazz non passa da casa Goggi, è chiaro, ed è professore al Conservatorio, altro che Castrocaro.

Loretta Goggi, Chiara Francini e la triste gag su Mario Rosini
Mario Rosini (da Fb).

Uno show bocciato su tutta la linea

Partire per sottolineare una discriminazione, quella delle donne a Sanremo, e finire per bullizzare un talento chiaro e riconosciuto e che se a Sanremo ci andasse, potrebbe aprire bocca da competente non da imbucato, è qualcosa che lascia sconcertati, sbigottiti. Basiti, per dirla con lo stesso Rosini, che si è limitato a rispondere a uno dei tanti post di solidarietà che sono spuntati online a sua difesa con un: «Sono basito», appunto. Il tutto in uno show che giustamente è stato devastato da Aldo Grasso, show che ha ospitato Heather Parisi, con la quale Loretta Goggi, la cui simpatia a questo punto è pari all’acume, ha bullizzato la nemica odiatissima Lorella Cuccarini in un’altra gag che non ha strappato neanche un sorriso. Heather Parisi nota no vax che durante il periodo clou del Covid invitava a boicottare la Rai. Show che ha ospitato anche un simpatico duetto con Bruno Vespa durante il quale la simpatica showgirl ha dimostrato come a volte è facile sapere di non sapere ma non altrettanto facile sapere quando sia meglio tacere, tema il politicamente corretto. Mario Rosini, per la cronaca, nel 2004 è arrivato secondo, con Sei la vita mia, esattamente come Loretta Goggi ha fatto nel 1981 con Maledetta primavera. Chiara Francini neanche quello. «Chiara, Loretta, dove siete, cosa fate, fateci sapere twittateci».

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