Il 28 maggio, alle 23, Rai 4 propone il remake in 3D di Ben Hur diretto da Timur Bekmambetov e distribuito nelle sale cinematografiche nel 2016. Quinto adattamento della storica pellicola, il film ricalca le vicende della trama originale, la storia di Giuda Ben-Hur, giovane di nobili origini ingiustamente accusato di tradimento dal fratello adottivo Messala, ufficiale dell’esercito romano. Usurpato del titolo, allontanato dalla famiglia e separato dalla donna che ama, Giuda viene fatto schiavo. Dopo anni trascorsi per mare, fa ritorno alla propria terra d’origine per vendicarsi delle sofferenze e dei torti subiti. Ed è lì che conquisterà, più che la rivalsa, l’inizio di una nuova vita. Tra critiche infelici, set italiani e incidenti di percorso, ecco le cinque curiosità sul rifacimento di un capolavoro della storia del cinema internazionale.
Il remake di Ben Hur in onda il 28 maggio su Rai 4: cinque curisità
1. Ben Hur: un set tra Italia e California
Il film Ben Hur è stato girato in gran parte in Italia. Tra le location interessate figurano i Sassi di Matera, Gravina di Puglia e gli studi di Cinecittà, a Roma. L’unico set americano è stato quello di Painted Canyon, in California.
2. Ben Hur: la modella Gal Gadot e il ruolo mancato di Ester
Prima di assegnare la parte a Nazanin Boniadi, il ruolo di Esther sarebbe dovuto andare all’attrice e modella israeliana Gal Gadot. Che, per conflitti di programmazione e problemi di agenda, si è trovata costretta a rinunciare.
3. Ben Hur: le scene censurate in Medio Oriente
La scena in cui Rodrigo Santoro, l’attore che interpreta Gesù, interagisce con Giuda è stata modificata nella versione del film distribuita in Medio Oriente e Paesi musulmani. Probabilmente perché, a differenza degli altri rifacimenti in cui non viene mai mostrato, in questo Gesù viene inquadrato in viso.
4. Ben Hur: la bocciatura della critica
Una volta uscito nelle sale, il remake di Ben Hur non è stato accolto positivamente dalla critica che lo ha etichettato come ‘inutile’ e ‘quasi superfluo’ a confronto con l’originale del 1959. Rotten Tomatoes gli ha assegnato un punteggio di 4.56/10, con un rating d’approvazione del 25% e poco meno di 200 recensioni. Ancora più duro il parere del giornalista del New York Times Stephen Holden che ha criticato il lavoro del regista, definendolo dozzinale e di bassa qualità nonostante il budget da 100 milioni di dollari. E salvando, di oltre due ore di pellicola, solo la performance di Morgan Freeman.
5. Ben Hur: il making of della scena della biga
L’iconica scena della corsa tra bighe, che dura più di 10 minuti, è stata riproposta in maniera più o meno identica all’originale. Inizialmente, la troupe aveva pensato di girarla al Circo Massimo. Ma non aveva fatto i conti con il ministero della Cultura, che nega l’accesso alla sito archeologico (ai tempi chiuso per lavori di ristrutturazione) per tutelarlo da eventuali danni causati da macchinari e armamentari di scena. Quello che vediamo sullo schermo, dunque, non è l’originale ma un set costruito ad hoc a Cinecittà.