Nel giorno in cui è scatta la controffensiva di Kyiv, arriva l’annuncio da parte di Vladimir Putin, che via radio proclama la legge marziale e parla di invasione ucraina in Russia. Solo che, come riferisce il sito Meduza, si tratta di un discorso falso, diffuso via radio negli oblat russi di Belgorod, Rostov e Voronezh, opera di pirati informatici secondo quanto affermano fonti interne al Cremlino. E il portavoce di Mosca, Dmitry Peskov, è dovuto correre ai ripari spiegando che si trattava, appunto, di un fake.
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Il falso discorso di Putin: «Le truppe ucraine hanno invaso la Russia»
Nel finto discorso, Putin annunciava: «Russi, cittadini, fratelli e sorelle. Oggi alle 04:00 le truppe ucraine, armate dal blocco della Nato, con il sostegno di Washington, hanno invaso i territori degli oblast di Kursk, Belgorod e Bryansk. Le nostre guardie di confine e forze armate stanno coraggiosamente combattendo contro le forze prevalenti degli aggressori. La legge marziale è stata imposta su mio ordine nei territori di Kursk, Belgorod e Bryansk. Oggi firmerò un’ordine per la mobilitazione generale, perché dobbiamo unire tutte le forze della Federazione Russa per sconfiggere un nemico pericoloso e astuto». E il discorso culminava con l’invito a nascondersi e rifugiarsi nelle «profondità» della Russia.
La situazione a Belgorod è talmente sfuggita di mano che oggi, alla radio, un finto Putin ha ammesso l’invasione delle regioni russe di confine annunciando la mobilitazione generale. Il Cremlino costretto a smentire con una dichiarazione ufficiale #Ukraine pic.twitter.com/gu8QqOPBkZ
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) June 5, 2023
Il vero comunicato sulla controffensiva ucraina
Nella notte era arrivato il vero comunicato del ministro della Difesa russo, che ha annunciato l’attacco dell’esercito dell’Ucraina nella notte. Nella nota si legge: «Il nemico ha lanciato una offensiva su larga scala, su 5 settori del fronte del sud Donetsk, con sei battaglioni meccanizzati e due di carri armati. Ma non ha raggiunto i suoi obiettivi». A rilanciare il documento è stata l’agenzia Ria Novosti, che ha spiegato come nell’area dell’attacco si trovava anche il capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov, e riportato le perdite che il Cremlino imputa all’Ucraina: «250 soldati uccisi, distrutti 16 carri armati, 21 veicoli corazzati da combattimento».
