TikTok vietato anche in Belgio a ministri e funzionari federali. Un altro paese europeo ha deciso di bannare il social e ha comunicato a funzionari e ministri di non utilizzare l’app di origine cinese.

Il divieto del Belgio per TikTok
Il primo ministro del Belgio, Alexander de Croo, ha annunciato la decisione vietare TikTok a ministri e funzionari federali. L’agenzia di stampa Reuters ha riportato che questa decisione è avvenuta dopo una riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale. In questa riunione si è parlato dei dati che l’app raccoglie continuamente e dei rapporti che ha con Pechino. Per salvaguardare la sicurezza nazionale quindi, il governo belga ha deciso di proseguire in questa direzione. D’altronde, nelle ultime settimane anche l’Unione Europea aveva chiesto ai suoi dipendenti di disinstallare l’app, rimuovendo ogni traccia dagli smartphone.

Da dove nasce il problema con l’app cinese
In molti paesi stanno valutando di bloccare o vietare TikTok, il Belgio è solo l’ennesimo governo che è giunto a questa conclusione. Ma dove nasce il problema? In realtà, l’applicazione in Europa viene gestita dalla parte internazionale della società. Tuttavia, TikTok appartiene sempre a ByteDance, ovvero un’azienda Big Tech di Pechino. Ciò legherebbe la società direttamente al governo del Dragone. Insomma, una situazione geopolitica che potrebbe creare scontri e problematiche. Per questa ragione, il primo ministro Alexander De Croo ha dichiarato che è necessario bloccare le attività di TikTok sui telefoni di persone che ricoprono incarichi statali importanti: «È logico vietare l’uso di TikTok sui telefoni forniti dal governo federale. La sicurezza delle nostre informazioni deve prevalere». Per quanto riguarda la situazione in Italia invece, TikTok sembra essere lontano dal blocco. A questo riguardo, il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo aveva dichiarato: «Su questo argomento si sta già impegnando il Copasir, ma è evidente che il mio ministero, avendo 3,2 milioni di dipendenti, è fortemente coinvolto. Le opzioni possono essere di muoversi come si è mossa la Commissione europea o eventualmente assumere una decisione diversa. È una scelta che non posso compiere in solitaria».