Beccaria, presi gli ultimi due evasi dal carcere: erano da un amico in Brianza

Annarita Faggioni
29/12/2022

I giovani sono stati rintracciati dalla polizia penitenziaria.

Beccaria, presi gli ultimi due evasi dal carcere: erano da un amico in Brianza

Erano evasi dal carcere minorile Cesare Beccaria di Milano: ora anche gli ultimi due ragazzi sono stati fermati dalla polizia penitenziaria. A quanto si apprende, i due sono stati trovati in Brianza, dove sarebbero stati ospiti di un amico.

Beccaria, ultimi due evasi dal carcere fermati

I due dovranno rispondere ora all’accusa di evasione, accanto agli altri 5 che, via via, sono poi tornati nella struttura penitenziaria per minori. Si tratta di un 17enne e di un 18enne, che si erano dati alla fuga a Natale e di cui si erano perse le tracce. I 7, tra i 17 e i 19 anni, avrebbero scavalcato una recinzione e avrebbero poi usato delle impalcature presenti da anni davanti alla struttura.

Carcere minorile Beccaria di Milano: gli ultimi 2 ragazzi evasi dal carcere sono stati fermati. Erano in Brianza.
Carcere minorile Cesare Beccaria di Milano (facebook.com)

In poche ore, tre di loro erano tornati in carcere: due erano stati trovati dagli agenti, mentre un terzo si era costituito su consiglio dei familiari. Gli altri erano stati via via arrestati fino al 29 dicembre. I ragazzi si trovano nel carcere minorile per scontare pene per furti, rapine e reati contro il patrimonio.

Cosa hanno detto i cappellani che li assistono

Negli ultimi giorni c’erano stati degli accorati appelli da parte dei cappellani. «Io e don Claudio Burgio li stiamo cercando. Dobbiamo riportarli indietro, prima che si mettano ancora più nei guai. Ci stiamo attivando con tutto quello che si deve e che si può fare, perché rientrino, senza complicare ulteriormente la situazione. Stiamo facendo arrivare loro un appello per convincerli, siamo sulla buona strada, spero» aveva spiegato il cappellano don Gino Rigoldi.

Carcere minorile Beccaria di Milano: gli ultimi 2 ragazzi evasi dal carcere sono stati fermati. Erano in Brianza.
Carcere minorile Cesare Beccaria di Milano (facebook.com)

Anche l’altro cappellano, don Claudio Burgio, aveva lanciato il suo appello per farli rientrare. «Alcuni ragazzi non ce la fanno più, pensano di non avere niente da perdere, sono provocatori a livello verbale, temono nuovi trasferimenti in carceri lontane. Spesso alla richiesta di farmaci per calmarsi o dormire la notte si acconsente ma anche la medicalizzazione, se diventa eccessiva, è un rischio: quando escono e tornano a casa o in comunità sostituiscono gli ansiolitici con le sostanze, pericolose a maggior ragione in presenza di disagi psichici» aveva spiegato, evidenziando le criticità e l’avvio di laboratori in tal senso.