Il Bayern Monaco continua a vivere, fuori dal campo, un momento non particolarmente facile. Dopo il caos dovuto ai giocatori no vax all’interno dello spogliatoio, con il seguente taglio dell’ingaggio a chi si fosse ammalato di Covid saltando settimane di allenamento, ora il club bavarese deve fare i conti con le polemiche interne. Sono i soci dell’azionariato popolare, infatti, ad attaccare la dirigenza. Durante l’assemblea generale tenutasi ieri con tutti i soci, infatti, la società è stata fortemente contestata dai tifosi. Questi ultimi, che partecipano attivamente alla vita del club, non apprezzano il legame del Bayern con il Qatar.
Bayern Monaco: la partnership con il Qatar
Tra il Bayern Monaco e il Qatar, paese che ospiterà il Mondiale invernale 2022, c’è un legame stretto, rinforzato sempre più negli ultimi anni. Il club bavarese si reca regolarmente nel paese per svolgere il proprio ritiro, ma soprattutto porta con sé in giro per il mondo lo sponsor Qatar Airways. Una vicenda che, però, i tifosi non apprezzano. Per i soci, infatti, la questione è etica. Il Qatar ormai da tempo è fortemente criticato dagli altri paesi del globo per alcune violazioni dei diritti umani: donne, diritti LGBT+, sfruttamento dei migranti, solo per citare i tre temi maggiormente discussi e su cui si concentrano le critiche. Per questo la collaborazione con il paese è ritenuta inaccettabile dalla tifoseria.
Bayern Monaco: il no alla proposta di Michael Ott
E così il 28enne Michael Ott, durante la riunione annuale, ha proposto di votare la possibilità di interrompere la partnership. Il secco no del vicepresidente Mayer ha fatto infiammare gli animi. Violente le proteste verbali, con tanto di applausi a chi ha attaccato apertamente la dirigenza. «Non vi interessa nulla dei diritti umani», hanno urlato dalla platea. E poi il riferimento al motto «Noi siamo noi», la frase con cui il Bayern si definisce da sempre e che ora i tifosi vogliono sia rispettata.
Il motto del Bayern Monaco: «Noi siamo noi»
La mentalità del Bayern Monaco viene da sempre riassunta in una frase: «Noi siamo noi». I tifosi hanno usato proprio questo motto per attaccare il presidente onorario Uli Hoeness, intimandogli a più riprese che loro «sono il Bayern» e lui, invece, no. La frase, infatti, vuole rappresentare l’esempio che il Bayern deve dare al resto del mondo, un vero mantra da seguire e che secondo i tifosi, così, resterebbero soltanto parole.