La minaccia era arrivata in diretta tv. Adesso alle parole sono seguiti i fatti. Dopo il duro scontro di mercoledì scorso a Non è l’Arena, Matteo Bassetti ha querelato Gianluigi Paragone. Il leader di Italexit nel corso della trasmissione condotta da Massimo Giletti aveva definito «figlio di papà» il primario del reparto malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Un’espressione giudicata infelice del medico che ha immediatamente tagliato il collegamento, non prima di riferire al politico che avrebbe agito in sede legale. Detto fatto, oggi, 23 novembre, con un post apparso sulla pagina Facebook l’infettivologo ha spiegato: «Ogni promessa è debito e, come promesso, questa mattina, il mio avvocato Rachele De Stefanis ha depositato la denuncia querela nei confronti di Gianluigi Paragone per diffamazione aggravata a seguito di quanto accaduto il 17 novembre durante la trasmissione ‘Non è l’arena’ di Massimo Giletti».
I fatti contestati da Bassetti a Paragone durante Non è l’Arena
Più nello specifico, Paragone nell’occasione aveva detto: «Non ho un padre che mi piazza lì alla Clinica di Malattie infettive di Genova dove sei adesso». Un’accusa a cui Bassetti aveva risposto dicendo che il padre fosse morto nel 2005, quattordici anni prima del 2019, quando il professore ottenne la cattedra. Lo stesso professore ha poi spiegato come la querela fosse un atto dovuto «non solo per per dignità del sottoscritto ma soprattutto per mio padre, un padre retto e un uomo stimato, prima ancora che grande medico e professionista. Non resta che attendere che la giustizia faccia il suo corso». Insieme al testo, anche una foto che, giovanissimo, lo ritrae insieme al genitore.
Lite in diretta a #nonelarena tra #Bassetti e #Paragone:
“Lei sarà querelato”#nonelarena #nogreenpass #Covid_19 #zonabianca #17settembre pic.twitter.com/ep11i5xCvw
— Emei Markus (@EmeiMarkus) November 17, 2021
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