L’infettivologo Matteo Bassetti dovrà risarcire la famiglia del premio Nobel Luc Antoine Montagnier. La vicenda risale ai tempi della pandemia, quando gli addetti ai lavori tentavano di combattere la disinformazione sui vaccini anti Covid. In una di queste occasioni, Bassetti si era scagliato contro il premio Nobel, che non ci stava a parlare di vaccini e che ha portato avanti un gran numero di diatribe verbali. In una di queste, l’infettivologo aveva definito Montaigner un «rinc… con problemi di demenza senile». Il premio Nobel è poi morto a febbraio 2022, ma ora Bassetti dovrà risarcire la famiglia: 6 mila euro per la frase espressa in pubblico.

Bassetti a Sgarbi su Montaigner: «Si rincoglioniscono anche i premi Nobel»
La vicenda risale al 23 agosto 2021 a Sutri. Durante la terza edizione del premio Efebo, il sindaco Vittorio Sgarbi era insieme al sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, all’ex magistrato Luca Palamara e all’infettivologo. Proprio a Bassetti, Sgarbi chiede: «Perché un premio Nobel è così ostile e perché alcuni dicono che non si fa il vaccino durante l’epidemia?» E allora lui risponde: «Ti rispondo su Montagnier in un modo con cui ho risposto l’altra sera. Perché secondo me si rincoglioniscono anche i premi Nobel. Ormai è un rincoglionito. Purtroppo ha dei problemi evidentemente di demenza senile e quindi ascoltare un ricercatore a sessant’anni o a settanta è un conto, a novanta bisognerebbe che andasse a spingere la carrozzina dei nipotini».
“Uno a 90 anni è un [email protected]@nit@ con problemi di demenza senile”#Bassetti dovrà sborsare agli eredi del premio Nobel #Montagnier 6mila euro di risarcimento: “Espressioni senza dubbio offensive e lesive dell’onore” pic.twitter.com/ndhUBma2N9
— Francesca Totolo (@fratotolo2) April 6, 2023
Il ricorso al tribunale civile di Genova
Da quelle frasi è partito il ricorso da parte di Montagnier al tribunale civile di Genova, con i legali Daniele Granara e Tiziana Vigni. La richiesta iniziale era di 500 mila euro, il risarcimento effettivo sarà di 6 mila. A motivare la sentenza è il giudice Alberto La Mantia, che definisce le espressioni «senza dubbio offensive e lesive dell’onore e della reputazione del ricorrente, in quanto dirette a screditarne il valore come persona». E prosegue: «Nel caso concreto, le frasi del prof Bassetti erano volte, come detto, ad offendere personalmente il ricorrente, denigrandolo non per le teorie sostenute in relazione ai vaccini, bensì per la sua condizione umana di anziano. Il prof Bassetti sarebbe stato certamente in grado, vista la sua qualifica professionale, di contrastare le tesi – evidentemente dallo stesso non condivise – del prof. Montagnier».
